Un pieno di tecnologia alle imprese di trasporti e logistica per restare competitive sul mercato

Fare il “pieno” di nuove tecnologie, compresa la robotica e l’intelligenza artificiale, può essere determinante per le imprese di autotrasporto e logistica per garantire consegne più veloci, costi contenuti, minor inquinamento ed essere così in grado di contrastare la concorrenza internazionale. A condizione di metterle a sistema”, tracciando una nuova rivoluzionaria via dalla partenza delle merci alla consegna a destinazione,  migliorando l’efficienza della gestione della logistica e della catena di distribuzione. Parola dei relatori protagonisti del convegno organizzato da Conftrasporto e Federlogistica dal titolo “Digitalizzazione e cybersecurity nel Pnrr: opportunità per la filiera logistica”, organizzato per tracciare i punti salienti della digitalizzazione applicata ai trasporti partendo da  prossimi adempimenti previsti dalla direttiva Nis2 dell’Unione Europea sul tema della sicurezza informatica. Sicurezza sulla quale ha immediatamente puntato l’attenzione il presidente di Conftrasporto Pasquale Russo, affermando che  “l’intelligenza artificiale rivoluzionerà il mondo dei trasporti e della logistica”, ma soprattutto sottolineando come “nell’interconnessione di più soggetti all’interno di uno stesso sistema virtuale si nasconda anche il rischio di attacchi cyber con la necessità di proteggersi”.  Una protezione che Conftrasporto ha deciso di contribuire a favorire “mettendo insieme le eccellenze italiane per un confronto con tecnici, docenti e istituzioni”, ha proseguito Pasquale Russo,”con l’obiettivo di dare alle imprese soluzioni e opportunità per far  accelerare, in tutta sicurezza, sul digitale per non restare indietro. Perché  le risorse del Piano di ripresa e resilienza hanno senso solo se spese presto e bene”. “Abbiamo una grande opportunità, con una coincidenza straordinaria, dove politica, normative nazionali, normative europee, disponibilità di fondi convergono verso lo stesso obiettivo”, ha aggiunto Francesco Benevolo, direttore Ram Spa, società al fianco del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per quanto concerne raccolta e analisi di dati e statistiche, valutazione di progetti e programmi di investimento relativi al settore porti e logistica oltre che la gestione  operativa degli incentivi all’intermodalità, dei programmi comunitari relativi a fondi erogati per le reti Tent-t,   ovvero l insieme d’infrastrutture di trasportoeuropee  integrate previste per sostenere il mercato unico, sottolineando la necessità di “concentrarci sull’attuazione del progetto con uno sguardo a lungo raggio e in una prospettiva di interoperabilità fra tutti gli attori di questo ‘disegno’, dove il Pnrr è un motore aggiuntivo”. Stiamo lavorando bene con i porti, le dogane, le capitanerie di porto, possiamo sicuramente diventare un sistema interoperabile logistico a livello nazionale”, ha con cluso il direttore di Ram Spa che ha acceso i motori  stanziando  i fondi per partire: 30 milioni, del cosiddetto login center, impegnati per realizzare il nodo centrale di coordinamento tra gli attori del progetto,  l’interconnettore tra gli operatori che dovranno poi interfacciarsi con la Pubblica amministrazione:  45 milioni per potenziare i principali nodi per l’intermodalità e le piattaforme logistiche, in particolare i porti e gli interporti; 16 milioni di euro per l’implementazione del Port community system, un sistema informatico aperto e neutrale. Fondi che sono stati al centro anche dell’intervento di Donato Liguori, della direzione generale porti logistica e intermodalità del ministero: “Oggi siamo alle prese con una partita importante: mettere a bando i 175 milioni per le imprese della logistica. Nello stabilire i destinatari di questa risorsa vogliamo essere più inclusivi possibile, e nello stabilire i criteri dovremo essere veloci: il 2026 non aspetta” ha affermato Donato Liguori chiedendo la stessa massima velocità  anche alle aziende “che  dovranno essere pronte non dopo 120 o 60 giorni, ma già dal giorno dopo l’emanazione del bando”. Imprese di settore alle quali lo Stato ha deciso di destinare direttamente 175 dei 250 milioni di euro del Pnrr complessivamente messi a disposizione per  la digitalizzazione della logistica  con l’obiettivo di  aumentare la competitività logistica nazionale realizzando un sistema digitale interoperabile tra attori pubblici e privati. Il che tradotto vorrebbe dire “semplificare procedure, processi e controlli, grazie alla de-materializzazione dei documenti e allo scambio di dati e informazioni”.  Oltre a garantire la “cyber security, elevata a priorità di investimento, che nell’ambito del Pnrr vede una previsione di spesa addirittura di  623 milioni di euro”. Una priorità giustificata, a giudicare dal fatto che dal 2018 al 2022 gli attacchi informatici a livello globale sono aumentati del 60 per cento e che nel solo 2022 in Italia hanno fatto registrare  un incremento del 169 per cento rispetto all’anno precedente. Con logistica e trasporti al terzo posto in Italia tra i settori più colpiti.