Imparare da piccoli a guidare bici e moto vuol dire prenotare un futuro da grandi più sicuro

Con la sabbia e la terra un bambino può divertirsi un mondo giocando. Se poi a questi due “ingredienti” si aggiungono una bici o addirittura una minimoto elettrica, il divertimento sale alle stelle. Lo sa benissimo Stefano Bertoletti, titolare di Moto e Bike Bergamo,  struttura indoor adibita a circuito di moto e bici elettriche realizzata in via Roggia Colleonesca 7 a Bergamo, nella zona della Grumellina, perfettamente consapevole però anche di un altro importantissimo fatto: che quel gioco può diventare anche uno straordinario strumento per la sicurezza perché,  spiega proprio mentre un gruppo di “minipiloti” in tuta arancione affronta una salita sotto l’occhio vigile dell’istruttore, “chi impara da piccolo da grande saprà fare quella cosa meglio di altri, sia che si tratti di sciare o nuotare, di giocare a tennis o a calcio. O guidare una moto. Caso quest’ultimo in cui una maggior bravura in sella significa automaticamente un minor pericolo di farsi del male”. Un concetto che evidentemente condividono moltissimi genitori se si considera che il progetto di creare un circuito fuoristrada in città dove imparare a guidare (progetto che  Stefano Bertoletti, presidente dell’associazione Green Sport For Life Asd Arl di Bergamo, ha trasformato in realtà in un batter d’occhio , dopo aver  acquistato una moto elettrica per il figlio e dopo aver scoperto per caso che alle porte di Bergamo c’era in affitto un capannone che sembrava perfetto per ospitare una pista coperta) è partito a tutta velocità coinvolgendo centinaia di appassionati. “Piloti, di moto e bici elettriche, dai 90 anni, l’età del nostro cliente più anziano, a età decisamente più verdi, dai 3 agli 8 anni, di decine di bambini che sulla nostra pista indoor imparano la sicurezza divertendosi come non mai”, assicura l’inventore di Moto e Bike Bergamo che giorno dopo giorno vede presentarsi all’ingresso della pista indoor nuovi  allievi che vanno ad aggiungersi alla lista dei 2000 nominativi già iscritti. “Tutto questo grazie anche al grande supporto di scuole e associazioni”, come aggiunge Stefano Bertoletti pronto a fare da guida lungo la pista esterna di 9000 metri quadrati e sul circuito interno all’interno, protetto da una tensostruttura di 1500 metri quadrati illuminata, ma anche alla scoperta del campo di basket scoperto e illuminato e della struttura ricettiva, completa di spogliatoi, bar e club house dove i genitori possono intrattenersi mentre i figli si divertono e imparano “la cultura della sicurezza su due ruote che”, conclude il protagonista della nuova iniziativa ideata e realizzata per crescere piloti sempre più esperti e consapevoli,  “prima s’impara meglio è”. Con allenamenti settimanali e gare nel weekend; seguendo corsi specifici per affinare l’abilità in sella a seconda del grado di capacità, affiancati anche da corsi di educazione stradale con presenza di agenti della Polizia locale. E con noleggio sia delle attrezzature (moto e bici, abbigliamento e  protezioni) sia del circuito preferito, esterno o interno, sempre sotto la supervisione di istruttori certificati ai quali si affiancano “colleghi” specializzati quando a salire su moto e bici elettriche sono ragazzi e adulti con autismo, ai quali viene offerta l’opportunità, unica, di “provare l’adrenalina della moto senza disturbarli a livello uditivo, grazie proprio alle moto elettriche estremamente silenziose oltre che non  inquinanti. Un’esperienza da provare”, conclude Stefano Bertoletti. “Magari grazie agli Open day organizzati grazie anche alla collaborazione con Ktm Farioli e GasGas Farioli”. Due nomi che per gli appassionati di due ruote non hanno bisogno di presentazioni. 

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