Trasporti e logistica allo sbando per l’incapacità di costruire una “cabina di guida” per il settore

Costi della materia prima in costante rialzo, una notevole riduzione dell’offerta di trasporti, a quota meno 25 per cento, e una concorrenza sempre più spietata da parte di operatori dell’Est Europa che stanno “invadendo” la Liguria spingendo i prezzi al ribasso grazie ai propri costi inferiori ma anche in diversi casi al mancato rispetto dei Contratto collettivo nazionale di lavoro non applicato ad autisti che non sono iscritti ad alcun sindacato: sono questi i principali problemi con i quali si ritrova a  fare i conti il mondo dell’autotrasporto stradale di container della Liguria e che hanno spinto i responsabili della Fai Regionale a lanciare un Sos per il 2024 denunciando la necessità immediata di intervenire. E indicando la strada per farlo:  allestendo “una cabina di regia nazionale  per l’interesse della filiera della logistica e dei trasporti in grado di tracciare un disegno strategico senza il quale risulta impossibile  fare previsioni e programmazioni a lungo termine con il solo risultato di crea instabilità e frammentazione anche tra i singoli operatori”, come ha affermato il presidente di Fai Liguria, Davide Falteri chiedendo, insieme con il suo vice Claudio Sensi, “manovre immediate a sostegno di tutte quelle realtà medio piccole, specializzate nei trasporti di container e servizi di supporto ai traffici intermodali visto che il 25 per cento dei mezzi delle  flotte è fermo”.

Una risposta a “Trasporti e logistica allo sbando per l’incapacità di costruire una “cabina di guida” per il settore

  1. Quindi prima le associazioni di categoria spingono per togliere il limite dell’anno per il decreto flussi, di modo che i loro clienti che vendono i viaggi agli operatori dell’est con autisti extracee ammortizzino i costi di formazione. Poi si lamentano che gli stessi fanno fare concorrenza sleale. In Francia recentemente le associazioni di categoria han denunciato undici associati per cabotaggio illegale? In Italia le associazioni di categoria hanno almeno monitorato la situazione e valutato di fare lo stesso? No perché un autotrasporto debole e ricattabile fa comodo ai loro referenti. Cioè le associazione di di categoria delle aziende. Quando avrete i mezzi fermi forse capirete che in questi anni avete sbagliato tutto quello che ci stava da sbagliare. Ma sarà sempre colpa dei mercati, del reddito, ecc.ecc.

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