Sulla terra far viaggiare le merci spesso è un problema. Sulla luna andrà meglio?

Ci sono persone che ogni giorno incontrano difficoltà a far arrivare a destinazione proprie merci anche a poche centinaia o addirittura decine di chilometri, e altre pronte a scommettere che i loro carichi verranno puntualmente recapitati sulla luna. Merito della nuova era della logistica spaziale che si è inaugurata con la spedizione proprio sulla superficie del satellite capace di influenzare sulla terra le maree di un carico di contenitori riempiti con ricordi di persone di tutto il mondo con consegna (e relativo allunaggio) previsto per il 23 febbraio 2024. La spedizione, partita l’8 gennaio con il lancio del razzo da Cape Canaveral, fa parte del progetto della Nasa chiamato Commercial Lunar Payload Services e ha visto protagonista Astrobotic Technology, Inc, compagnia privata americana, con sede a Pittsburgh attiva nel settore della robotica spaziale per missioni lunari e planetarie, affiancata da Dhl che ha fornito le 151 Dhl MoonBox “riempite” con ogni sorta di “merci”:  da una moneta dedicata alla Luna caricata con un Bitcoin alle ceneri umane spedite da due società di pompe funebri che hanno così assicurato ai propri clienti un viaggio decisamente vicino, laicamente parlando, al paradiso. “Rappresentando l’azienda logistica leader sulla Terra, che effettua consegne in oltre 220 Paesi e territori, ci impegniamo a spingere i confini e a offrire ai nostri clienti l’impossibile”, ha commentato Arjan Sissing, responsabile del Global Brand Marketing del Gruppo Dhl. “Questa collaborazione non solo segna il prossimo passo nell’innovazione spaziale, ma rappresenta anche un gigantesco balzo nella storia della logistica”.

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