Cura del ferro, Fermerci prescrive le “medicine” necessarie per farla funzionare

Sostegno all’ultimo miglio ferroviario; introduzione dell’incentivo ferrobonus regionale in aggiunta a quello nazionale; sostegno alla formazione professionale dei giovani per l’abilitazione alle professioni dell’esercizio ferroviario: passa attraverso queste “fermate” il viaggio per il rilancio del trasporto ferroviario delle merci, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, promuovendo la competitività delle imprese nel territorio e l’occupazione giovanile. Manovre da compiersi il più rapidamente possibile se si vuole che la “cura del ferro” (come Graziano Delrio aveva felicemente riassunto, quando era al timone del ministero dei Trasporti, la scelta di trasferire la più grande quantità possibile di traffico merci dalla gomma alla rotaia) guarisca davvero un sistema di trasporti seriamente ammalato come quello italiano, che sono state ribadite in occasione dell’incontro fra i rappresentanti dell’associazione Fermerci e il vicepresidente della Regione Veneto con delega alle Infrastrutture e ai Trasporti, Elisa De Berti. Un incontro al termine del quale Elisa De Berti ha confermato la propria disponibilità a valutare le propostea sostegno del trasporto ferroviario merci e intermodale presentate dai responsabili di Fermerci pronti a incontrare, nelle prossime settimane , i rappresentanti di altre Regioni che si sono resi disponibili a intraprendere un percorso analogo.

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