Vuoi fare il camionista? C’è chi non solo ti paga patenti e Cqc ma ti fa anche assumere subito

Per prendere il volo verso il futuro, costruendosi un lavoro che possa “portare lontano” (in molti sensi) c’è un nuovo punto di partenza: prendere un… volante. Per l’esattezza quello di un camion, compiendo una scelta pronta ad aprire vere e proprie “autostrade” per chi è in cerca di occupazione, con un mercato che necessita di decine di migliaia di autisti, ma anche con stipendi che numerosi altri impieghi, spesso sicuramente più “comodi”, non avvicinano neppure. Una possibile strada professionale che oggi propone una novità: una “corsia preferenziale” per chi ha scelto questa professione, o è comunque disposto a valutarla, offerta da Ebitral (l’Ente bilaterale trasporti e logistica nato dalla volontà della Fai, Federazione autotrasportatori italiani, e delle organizzazioni sindacali Filt – Cgil, Fit – Cisl e Uil trasporti di Bergamo): un’autentica autostrada verso il mondo del lavoro a due corsie, con la prima che consente a chiunque abbia un’età compresa fra i 25 e i 50 anni, sia in possesso di patente B e abbia una buona conoscenza della lingua italiana, di ottenere la patente C ed E e la Cqc, la carta di qualificazione del conducente, frequentando le lezioni e sostenendo gli esami gratuitamente, con i costi, di alcune migliaia di euro per ognuno, coperta da Ebitral e con la seconda s”corsia” che offre addirittura molto di più: un contratto di lavoro a tempo determinato, per un periodo di un anno, che consente ai futuri conducenti non solo di fare esperienza diretta in azienda, ma consente di affrontare l’anno necessario mediamente per conseguire la Cqc e diventare, dunque, un professionista della guida, avendo uno stipendio fisso garantito. “Per la precisione uno stipendio calcolato su quanto percepisce chi, in un’azienda di trasporti e logistica, svolge mansioni di magazzino”, precisa Pasquale Salvatore, presidente di Ebitral, che a luglio ha acceso, insieme con Giuseppe Cristinelli, presidente di Fai Bergamo, il semaforo verde per la selezione, in collaborazione con Cesvip, dei candidati al corso pronto a partire a metà ottobre con le lezioni che si terranno nelle aule della Fai in via Portico 15 a Orio al Serio. “Una selezione che in poche settimane ha portato ad avere già una ventina di iscritti”, prosegue Pasquale Salvatore, “con un’età media di 40 anni e con un comun denominatore: il desiderio di non lasciarsi sfuggire un’opportunità unica, probabilmente addirittura la prima in Italia, di “formazione professionale stipendiata”, con orari di lavoro per di più ridotti, concordati con le imprese di autotrasporto associate alla Fai che assumeranno i candidati, per consentire agli studenti -lavoratori di non arrivare “cotti” alle lezioni serali che prevedono complessivamente 160 ore di corso”. “Non solo i responsabili di Fai Bergamo ma diversi imprenditori associati hanno subito creduto in questa nuova iniziativa, destinata fornire una nuova risposta ad alta qualità professionale alla domanda di autisti”, ha commentato Giuseppe Cristinelli, “ con numerose aziende che hanno già “prenotato” le assunzioni degli aspiranti conducenti formati da questo primo corso al quale, sono certo, ne seguiranno altri. Perché questo è davvero un progetto capace di dare risposte che altri non avevano saputo offrire”. Per informazioni: Ebitral Bergamo, tel. 035 533119.

6 risposte a “Vuoi fare il camionista? C’è chi non solo ti paga patenti e Cqc ma ti fa anche assumere subito

  1. Senza polemica e col solo intento di fare informazione completa, ai nuovi e futuri autisti bisogna spiegare che lo stipendio e’ composto dalla paga base di 1800€ lordi, e su quella calcoleranno mutui e pensione, e le trasferte sono esentasse. Le trasferte di legge, per accordi interni fatti anche con le associazione di categoria, sono forfettari e quindi non sullo straordinario effettivamente svolto ma a volte a fasce chilometriche e altre italiche trovate. Notti festivi carico e scarico tutto gratis. Le giornate non sono di otto ore, ma di media di quattordici ore. Se fate una media tra le ore mensili e la paga tanto lodata, fa sette euro ora netti. Le spese di vitto, rinnovo patenti e multe sono a vostro carico. Sarete in un mondo di regole che nessuno nella filiera vi metterà in condizione di rispettare. E le stesse associazioni che ora tardivamente si svegliano, pochi anni fa erano silenti su cabotaggio illegale e contratti estero vestiti. E mentre ora vi cercano, cercano anche tramite il decreto flussi altra manodopera a basso costo extracee per alimentare l’ennesima guerra tra poveri. Insomma, venite convinti ma soprattutto preparati, il lavoro e’ stupendo ma non per tutti, bisogna sapersi gestire e gestire lo stress. La gestione meno. Il rispetto e il riconoscimento alla categoria ancora meno.

  2. “Senza polemica e col solo intento di fare informazione completa”, esordisce il signor Alessandro G. (per capire chi è basta andare a rileggersi i commenti precedenti e lo “stile” inconfondibile da polemista pronto a criticare tutto e tutti…..) salvo poi fare polemica, come suo solito, appunto, su una notizia che invece dovrebbe solo ricevere applausi visto che offre non solo la formazione ma un’assunzione favorendo l’ingresso nel mondo del lavoro come forse nessun altro prima…. Ma come spiegarlo a gente capace solo di distruggere – non sapendo costruire à- e, forse, appartenente a quella categoria di poveracci per cui tutto è dovuto e che, forse, piuttosto che guadagnarsi il pane quotidiano preferisce il redditi di cittadinanza….? Anche perché stando a casa, sul divano, aspettando l’assegno di Stato (generosamente elargito dai pentastellati in cambio di voti ai seggi, tanto non sono soldi dei signori Grillo Conte e amici vari ….) ha tutto il tempo di scrivere. Soprattutto commenti di cui nessuno sentiva la necessità…..

  3. Io in questo momento, domenica mattina, sto scaricando per la grande distribuzione. Lei continua come altri a darmi del percettore di reddito, quando in vita mia non ho mai percepito neanche la disoccupazione in quanto ho sempre lavorato. Contesti quanto scritto, se le riesce, o se ne ha le competenze. Ma non può perché corrisponde alla verità. Non giudichi per l’ennesima volta chi non conosce. Ah e la informo che il reddito di cittadinanza e’ stato abolito, e comunque e’ costato sempre un quarto del bonus del centodieci, che tanti amici ha però ingrassato…

  4. Un’iniziativa lodevolissima, sotto ogni punto di vista, assolutamente “inattaccabile”: eppure, girando su alcune pagine Facebook del mondo dell’autotrasporto, mi capita di leggere anche “attacchi” tanto gratuiti quanto inconcepibili (in qualche caso assolutamente idioti) che mi fanno venire più d’un sospetto sulla salute mentale di diversi esponenti della categoria. Un esempio? “Ti pagano tot ore ma poi te ne fanno fare il doppio”…. L’impressione è di un mondo di persone spesso frustrate (probabilmente perché davvero trattate a pesci in faccia e non solo economicamente…..) che hanno come unico desiderio quello di sfogarsi. Senza prendersi neppure il tempo di verificare se il loro commento è fuori tema con l’articolo al quale lo “appiccicano”….

  5. Leggo, sulla pagina facebook di Noi camionisti: “Qui dice che prende uno stipendio, riassumo, come un magazziniere. Però ti fai 40 per cento in più di ore a parità di stipendio (ma questo non te lo dicono). Qualcuno (magari lo stesso commentatore), mi spiega?

    • Si riferisce a quanto scritto sopra: tu hai un contratto da operaio. Poi quello che dovrebbe alzare lo stipendio sono le trasferte. Ma siccome per legge gli accordi interni possono prevalere su quelli nazionali, vai di italica fantasia. Se non lo firmi non lavori, se lo firmi la parola magica e’ forfait. Notturno, festivo, carico, scarico insomma qualunque forma di straordinario e’ forfait. Alla fine fai una media di trecento ore di lavoro a sette euro ora. Come il suddetto magazziniere. Col triplo delle mansioni e delle responsabilita’. Coi rinnovi a tue spese nel tuo tempo libero. Con le spese di vitto a tuo carico. Neanche i comunitari dell’est Europa ci stanno più’, ed infatti li stanno importando dal sud est asiatico. Schenker e il suo trasportatore sono appena stati condannati al rimborso degli straordinari non riconosciuti, a conti fatti ogni autista ha percepito cinquecento euro al mese, e ribadisco sentenza in via definitiva trovabile su motore di ricerca. O in questo settore cambiano sistema, e non parlo solo di soldi ma anche di rispetto, o a breve avranno i mezzi fermi. Lo puoi fare per passione, per vocazione o per provare, ma di certo non ne vale la pena. Poi da un lato fanno queste iniziative, dall’altro vorrebbero togliere la patente professionale per sfruttare il decreto flussi e avere nuovi schiavi sottopagati a disposizione.

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