Idee e proposte perse per strada (e che potrebbero essere ancora attuali)

Giovanardi: “Test antidroga obbligatori per camionisti e piloti”

Test antidroga per camionisti, autisti di pullman e piloti d’aereo, ma anche per chi entra ed esce dalle discoteche. La proposta che riguarda il settore del trasporto e i giovani, le categorie considerate a maggiore rischio per l’assunzione di stupefacenti, è stata rilanciata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi.
«Sarebbe molto utile fare il test antidroga e alcol per entrare in tutte le discoteche. Ben vengano soluzioni di questo tipo su base volontaria». È quanto sostiene in un’intervista il senatore Carlo Giovanardi alle telecamere di Klauscondicio, il programma sul canale video online di Klaus Davi visibile al link www.youtube.com/klauscondicio.
In particolare, per quanto riguarda le droghe, Giovanardi fa osservare che «la cocaina sta penetrando dappertutto e colpisce tutte le classi sociali, dai professionisti agli operai, nonché tra i politici. È utile avere test obbligatori ad ampio raggio. Per esempio, per i piloti di aerei, gli autisti di camion e pullman stiamo predisponendo un regolamento che imponga un test obbligatorio. A chi risulterà positivo verrà cambiata mansione, anche se non si tratta di un tossicodipendente. Attualmente», sottolinea Carlo Giovanardi, «è possibile fare agli automobilisti il test non solo dell’alcol, ma anche della droga in un solo minuto, col ritiro immediato della patente in caso di risultato positivo. La situazione è drammatica. Proprio per questo abbiamo cercato di sensibilizzare i giovani sul tema della droga facendo degli spot che andranno in onda a breve, con personaggi del mondo del calcio come Kaka, Maldini, Gattuso, Del Piero, Buffon e altri. Qualcuno di sinistra», conclude Giovanardi, «sostiene che debba essere lasciato a casa solo chi fa uso abituale di droga. Secondo me, se un pilota di un aereo risulta positivo, e non è necessario che sia un consumatore cronico di cannabis o di cocaina, non può pilotare un aereo».

23 giugno 2009

Nelle grandi città le merci potrebbero viaggiare sul tram

L’utilizzo del tram per il trasporto delle merci nelle città, come accade già in Germania, Svizzera, Austria e Olanda, potrebbe essere la soluzione per abbattere i costi sociali della mobilità anche in Italia. Secondo l’European Federation for Transport and Enviroment (T&E), l’Italia ha infatti costi sociali della mobilità attorno al 10,3 per cento del Pil: il 63 per cento sarebbe determinato dal trasporto passeggeri, mentre il 34 per cento da quello merci. E i costi più alti sono quelli delle città di grandi dimensioni, nelle quali risiede oltre il 50 per cento della popolazione.
La ricetta di Dresda, Zurigo, Vienna e Amsterdam prevede il trasporto su rotaia, attraverso il tram, del cosiddetto ultimo miglio. L’esempio tedesco è quello maggiormente collaudato, con un cargo tram lungo 40 metri che dal 2001 si muove tra fabbrica e centro logistico di Volkswagen. Il progetto potrebbe essere esportato nelle grandi città italiane. Torino è la metropoli con la rete tranviaria maggiormente ramificata e potrebbe utilizzare il deposito Nizza per portare le merci al centro espositivo del Lingotto. Lo stesso si può dire per Milano, dove è rimasta alla fase preliminare una “piattaforma test” alla Stazione Centrale.

25 giugno 2009