Natura da difendere? Sì, ma senza che la coscienza ambientale danneggi l’economia nazionale

Da una parte c’è un ambiente sempre più bisognoso d’essere protetto dall’inquinamento; dall’altra c’è un economia che non può permettersi di trovare sul proprio “percorso” troppi ostacoli da superare, creati, appunto in nome della tutela ambientale. Un problema, di non facile soluzione, che il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti  Galeazzo Bignami, ha affrontato intervenendo all’assemblea 2023 di Anita, intitolata  “Muoviamo l’economia”. Un titolo che il viceministro ha fatto proprio lanciando alla platea un segnale ben preciso in merito alle strade che il Governo vuole intraprendere, ovvero “La coscienza ambientale non deve danneggiare l’economia nazionale”.  E proprio l’ ambiente e innovazione nell’autotrasporto e nella logistica sono stati i temi al centro di una  tavola rotonda organizzata in occasione dell’assembla di Anita  alla quale hanno partecipato il responsabile collegamento relazioni istituzionali di Eni Sustainable Mobility SpA  Alessandro Sabbini, il presidente della sezione veicoli industriali di Unrare Paolo  Starace,  il delegato Anfia  per il trasporto merci  Luca Sra  e l’amministratore delegato di Mercitalia logistics  Sabrina De Filippis. Una tavola dalla  quale  è emersa la necessità di ricercare una sostenibilità economica e sociale per raggiungere gli ambiziosi target ambientali fissati dall’Europa, che può essere raggiunta attraverso il sostegno delle Istituzioni, da tradurre in investimenti necessari ad ottimizzare le infrastrutture del Paese e a garantire un efficace rinnovo del parco circolante, favorendo l’intermodalità del comparto logistico.