Gasolio a tre euro al litro? Chi è abituato quando parla a essere “franco” non lo esclude…

I proprietari di mezzi diesel  potrebbero ritrovarsi in un futuro, magari neppure troppo lontano, a pagare  un pieno a “peso d’oro”, con il costo del gasolio schizzato a tre euro al litro?  Una possibilità che Franco Fenoglio, nome conosciutissimo nel mondo del trasporto per essere stato presidente di Unrae veicoli industriali oltre che ex presidente e amministratore delegato di Italscania e oggi consigliere di amministrazione in Italferr, società del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, non esclude affatto. Mettendolo, nero su bianco, nel suo consueto appuntamento con i lettori  su www.trasportale.it dove cura la rubrica “porto franco” diventata ormai una vera e proprio  “piccola bibbia” per chi opera nel settore dei trasporti e della logistica. Un’ipotesi che, se dovesse avverarsi, potrebbe risultare semplicemente catastrofica per un mondo, quello del trasporto merci, che, come denuncia a chiare lettere Franco Fenoglio, oggi più che mai deve far sentire chiara e forte la propria voce per far comprendere al Paese che “non esiste presente né futuro senza trasporto e logistica”, e per far invertire al mondo politico un percorso che ha visto, fin qui,  £troppe parole e pochi, pochissimi fatti”.  Una mancanza di risposte adeguate da parte del mondo politico favorita, denuncia sempre la nuova puntata di “porto franco”, anche da errori compiuti dalle “controparti”, da chi rappresenta i lavoratori di questi settori, con  “ognuno che porta avanti le istanze della propria categoria, senza invece pensare che tutti coloro che operano nell’ecosistema del trasporto hanno molti più interessi comuni rispetto ai pochi incentivi che vengono erogati e che finiscono in poche ore dalla loro emissione“, e con le associazioni di categoria che “ogni volta provano, ma solo timidamente, a far comprendere alle istituzioni che il loro lavoro è un servizio fondamentale per il Paese”, ma con il solo risultato che “alla fine però, tutto prosegue senza che nessuno ne prenda atto”. Un’incapacità del mondo dei trasporti e della logistica di fare gioco di squadra e di sapersi far ascoltare che sembra confermatissima , del resto, proprio dalla nuova andata di aumenti dei carburanti (con il rischio che la situazione peggiori arrivando davvero a pagare tre euro al litro il gasolio?) che hanno colorato ancor più di rosso i conti di moltissime imprese già in difficoltà, con l’aggravante di frenare, per di più, la corsa di tante imprese ad acquistare nuovi mezzi capaci di ridurre l’inquinamento. “I Governi hanno spinto affinché i settori del trasporto e della logistica si dotassero di mezzi di ultima generazione e a carburanti alternativi per rispondere agli importanti obiettivi sul fronte della sostenibilità., scrive Franco Fenoglio. “ In tanti ci hanno creduto e hanno deciso di rispondere alle esigenze di una committenza sempre maggiormente attenta al tema della sostenibilità. Ma ora, a pochi mesi di distanza, si trovano a fare i conti con dei mezzi che, seppur sostenibili dal punto di vista della sostenibilità ambientale, non lo sono da un punto di vista economico. E, lo sappiamo fin troppo bene: non esiste sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica”.