I costi degli additivi alle stelle sono l’ennesima speculazione ai danni dei trasportatori? 

“La buona notizia è che la tanto paventata penuria dell’additivo AdBlue è terminata. La cattiva notizia è che nel giro di pochi mesi il costo di questo prodotto è triplicato e, come spesso accade, dopo i titoloni sui giornali e l’interesse per qualche giorno di tutti gli attori della filiera, politici inclusi, i riflettori si sono spenti a parte qualche virtuosa eccezione, con il risultato che  ora quello che rimane è il maggior costo a carico degli autotrasportatori”, “. A “riaccendere i riflettori” sul caso dei prezzi degli additivi saliti alle stelle  è la portavoce di Ruote Libere, Cinzia Franchini che ricorda  come “il prezzo per l’acquisto di AdBlue sfuso, parliamo quindi di quantitativi importanti destinati al trasporto merci, oggi è di 0,80 centesimi al litro più  Iva, una cifra che di fatto certifica un aumento esponenziale di un additivo essenziale per l’utilizzo degli autocarri di ultima generazione ” e di domanda se ” non essendoci più il pericolo dello stop del trasporto delle merci alla vigilia di Natale ed  essendo rientrato l’allarme sulla presunta penuria del prodotto non ci si trovi “di fronte all’ennesima grande speculazione ai danni di un settore che si trova a fare i conti con il rialzo esorbitante di tutti i costi primari, a partire dal carburante”,. ” Limpressione è quella”, conclude l’esponente di Ruote Libere ricordando gli effetti immediati  di questa situazione: “Da una parte gli operatori dovranno farsi carico di un costo di produzione maggiore, dall’altra verranno penalizzati proprio quegli imprenditori che hanno investito su autocarri di ultima generazione, prevalentemente euro 6. Uno scenario che non va certo nella direzione della transizione ecologica in tempi brevi auspicata dal Governo”.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *