Addio ad Adriano Turrini, l’uomo che salvò l’impresa di trasporti confiscata alla mafia

“La notizia della morte di Adriano Turrini lascia un vuoto enorme. Al di là delle tante parole che si spendono di frequente sul tema della legalità e del contrasto al radicamento mafioso nel mondo economico, una delle poche persone che ho incontrato nel mio percorso, nell’ambito della rappresentanza di impresa del trasporto merci, capaci di tradurre le parole in fatti su questo tema è stato proprio Adriano Turrini”. Con queste parole Cinzia Franchini portavoce di Ruote Libere, ha voluto commentare la scomparsa dell’ex presidente di Coop Alleanza 3.0 (la più grande cooperativa del sistema Coop, che gestisce circa 400 punti vendita, con oltre due milioni di soci) protagonista del “salvataggio” dell’azienda di autotrasporti Geotrans dopo la confisca al clan mafioso Ercolano, e successivamente patrocinatore del libro di Giuseppe Leonelli, “Si può fare – Geotrans, storia di un’azienda confiscata alla mafia”. “E’ solo grazie all’intervento concreto di Adriano Turrini che è stato possibile salvare l’azienda di trasporti siciliana, forse l’unico esempio positivo nel settore in Italia”, ha scritto in un comunicato Cinzia Franchini ricordando come l’ex presidente di Coop Alleanza 3.0 “con un approccio sgombro da ogni preconcetto o ideologia si impegnò in prima persona dando una testimonianza importante all’intero mondo economico emiliano-romagnolo e non solo. Ad Adriano Turrini deve molto la cooperazione e l’intero universo che si batte sul fronte della legalità”.

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