Per ottenere finanziamenti le imprese di autotrasporto non devono obbligatoriamente seguire la strada che conduce alle banche (rischiando peraltro un viaggio a vuoto, considerato che ottenere un aiuto economico dagli istituti di credito di questi tempi non è impresa particolarmente facile): è possibile rivolgersi all’Europa. “Strada anche questa non facilissima, ma percorribilissima”, come ha confermato Angelo Ciocca, europarlamentare membro della Commissione industria, energia e ricerca, che intervenendo al seminario “Accesso al credito e finanza agevolata”, organizzato dalla Fai Conftrasporto di Milano nella proprie sede di via Bacchiglione proprio per indicare agli associati possibili percorsi alternativi per reperire risorse finanziarie, ha però anche messo in guardia dai possibili “compagni di viaggio” con i quali intraprendere la strada verso i bandi europei. Continua a leggere
Archivi giornalieri: 27 Novembre 2017
La mappa degli incidenti: la strada più pericolosa per le auto è la Tangenziale Est di Milano
È la A51 Tangenziale Est di Milano la strada più pericolosa d’Italia per gli automobilisti. Nel tratto tra i chilometri 10 e 12 si verificano infatti 23 incidenti per chilometro ogni anno, mentre la media nazionale sulle strade extraurbane è di 1,9 incidenti km/anno. Lo spiega l’Aci, che ha presentato lo studio “Localizzazione degli incidenti stradali 2016” che analizza i 36.885 incidenti (1.159 mortali), 1.264 decessi e 59.886 feriti, avvenuti su circa 55.000 chilometri di strade italiane. Su 10 incidenti, 7,5 avvengono sulle strade urbane e 2,5 su extraurbane. Continua a leggere
Autotrasportatore in fuga da Napoli: “Lì gli uffici pubblici impediscono di lavorare”
“Vado via da Napoli per colpa di gente come voi, perché voi siete la vergogna di Napoli e dell’Italia, perché è per colpa vostra se in molti continuano ad avere di Napoli e del Sud Italia un’immagine devastante, di gente che non fa nulla, che lavora per finta anche se lo stipendio dallo Stato a fine mese lo intasca vero…”. Non ha certo lasciato la sede della Motorizzazione civile di Napoli con il sorriso sulle labbra e non si è certo accomiatato amichevolmente, in particolare da un suo dipendente, Angelo Panico, titolare di un’impresa di autotrasporto che lavora nel settore calcestruzzi, ma un risultato almeno l’ha ottenuto: risolvere finalmente l’ultima pratica rimasta aperta con quell’ufficio statale e trasferire tutto al Nord, dove, spiega raccontando la sua storia di straordinaria malaburocrazia e inefficienza del sistema Paese, “i problemi non mancano, ma almeno si tenta di risolverli”. Lavorando, per consentire anche agli altri di lavorare. Continua a leggere