Bandi per finanziamenti all’autotrasporto: attenti a chi vi “guida” nella pratica in Europa

Per ottenere finanziamenti le imprese di autotrasporto non devono obbligatoriamente seguire la strada che conduce alle banche (rischiando peraltro un viaggio a vuoto, considerato che ottenere un aiuto economico dagli istituti di credito di questi tempi non è impresa particolarmente facile): è possibile rivolgersi all’Europa. “Strada anche questa non facilissima, ma percorribilissima”, come ha confermato Angelo Ciocca, europarlamentare membro della Commissione industria, energia e ricerca, che intervenendo al seminario “Accesso al credito e finanza agevolata”, organizzato dalla Fai Conftrasporto di Milano nella proprie sede di via Bacchiglione proprio per indicare agli associati possibili percorsi alternativi per reperire risorse finanziarie, ha però anche messo in guardia dai possibili “compagni di viaggio” con i quali intraprendere la strada verso i bandi europei.  “Prestate molta attenzione a quelle e mail che vi propongono una consulenza per ottenere finanziamenti dall’Unione europea magari rendendo allettante l’offerta con tariffe di poche centinaia di euro: il rischio è di ritrovarsi a “fine corsa” avendo speso 500 o 600 euro senza alcuna possibilità di ottenere alcun aiuto economico”, ha affermato il giovane imprenditore entrato con successo in politica. “Per partecipare a un bando molto meglio affidarsi ad associazioni che, come nel caso della Fai nel settore dell’autotrasporto, hanno le competenze e le professionalità adeguate per seguire la pratica”. Una strada insomma da seguire perché pur “essendo un po’ più complicata dei bandi nazionali”,  rappresenta una reale opportunità. Utilizzata a dire il vero malissimo, dal nostro Paese, se si pensa che “solo una bassissima percentuale delle domande presentate dall’Italia, il 4 per cento, viene accolta, mentre il restante 96 per cento viene respinto facendo sì che l’Italia, a differenza di altri Paesi, versi nelle casse dell’Unione europea più denaro di quanto non ne riceva “. E questo, probabilmente dipende anche dall’inadeguatezza di chi spesso affianca gli imprenditori nella corsa ai finanziamenti dal vecchio continente. “I nostri uffici sono a vostra disposizione per aiutarvi a capire”, ha concluso l’europarlamentare rivolgendosi a Claudio Fraconti, ideatore e organizzatore del convegno che ha visto un altro ospite illustre, Alessandro Colucci, presidente della Commissione programmazione e bilancio della Regione Lombardia, annunciare un importante appuntamento: la discussione, il prossimo 5 dicembre, di una mozione presentata dallo stesso esponente del Pirellone per sbloccare l’incredibile caso dei trasporti eccezionali, settore di fatto paralizzato dalla burocrazia (e dalla paura di rilasciare praticamente qualsiasi autorizzazione) da oltre un anno, da quando ad Annone Brianza un cavalcavia ha ceduto sotto il peso di un maxi Tir uccidendo un automobilista che lo stava attraversando. 

 

 

 

Una risposta a “Bandi per finanziamenti all’autotrasporto: attenti a chi vi “guida” nella pratica in Europa

  1. Ecco un altro tasto dolente, l’Italia non ha uffici pubblici che accompagnano le imprese ad ottenere finanziamenti europei, al contrario degli stati come ad esempio la Spagna, che mette in campo centinaia di neolaureati per dare un servizio alle aziende. Perche’ non dare un ruolo ufficiale alle Camere di Commercio che sono naturalmente aggregazioni di imprese ??
    Nel frattempo, ha fatto bene Fai Milano a porre l’attenzione, attenti a facili illusioni di consulenti inventati.

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