Riforma dei porti, Uggè ferma Camanzi: “L’Authority non si dia compiti non previsti”

L’Autorità dei Trasporti “non tenti di attribuirsi compiti non previsti”. Lo dichiara in una nota il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè. Tra le affermazioni fatte oggi a Livorno dal presidente dell’Authority, Andrea Camanzi, “registro che sarebbe «compito dell’Authority realizzare la riforma dei porti per garantire un accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture e ai servizi, al fine di una regolazione coerente per tutte le modalità di trasporto». Auspico”, ha detto Paolo Uggè, “che il tentativo da parte di Andrea Camanzi di attribuirsi compiti non contemplati per l’Autorità di cui è a capo non sia un modo per supportare la richiesta di quest’ultima di assoggettare a contributo settori per i quali la legge non prevede tale obbligo”. 

Il riferimento è al contributo annuale del 6 per mille chiesto alle imprese di autotrasporto dal garante per il suo funzionamento, e alla relativa delibera, che fissa la soglia di fatturato minimo assoggettato al contributo a 5 milioni di euro contro i 30 milioni di un anno fa. “Il presidente Camanzi sa benissimo che contro questo provvedimento esistono procedure pendenti al Tar e che si è in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale”, conclude Uggè.

2 risposte a “Riforma dei porti, Uggè ferma Camanzi: “L’Authority non si dia compiti non previsti”

  1. La dichiarazione del Presidente Camanzi rese a margine del 2° Forum Nazionale della Portualità e della Logistic, riguardava le competenze attribuite all’Autorita’ dalle proprie norme istitutive, in particolare in materia di regolazione economica dell’accesso alle infrastrutture e ai servizi.
    Non riguarda, come erroneamente interpretato dal Presidente Uggé, alcuna ulteriore “riforma” dei porti, da ultimo oggetto del decreto legislativo n. 169/201, che peraltro ha riaffermato l’ambito delle competenze ART sopra descritte.

  2. Forse all’ufficio stampa è sfuggita la dichiarazione del presidente Camanzi che ha detto testualmente: “la buona regolazione economica è parte significativa della legge di riforma della portualità ed è compito dell’ART realizzarla”.(fonte Askanews), aggiungendo poi che :”e’ compito della Autorità garantire…… una regolazione coerente per tutte le modalità di trasporto” diceva qualcuno che a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca…”. Se poi l’Authority si deve occupare dì altro lo dica ma soprattutto smetta di chiedere i contributi a chi, come sostiene il ministero dei Trasporti con due lettere a firma del sottosegretario senatore Del Basso De Caro che del l’ex ministro Lupi, non è assoggettato alle “cure” dell’ART.

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