Auto elettriche, il mercato non decolla. Serve produrre energia con l’idrogeno

Il mercato della auto elettriche non riesce a decollare. Anche nel 2014 i numeri sono stati decisamente piccoli, come per esempio quelli delle vetture vendute nel mese di maggio: 127. Un po’ meglio sono andate le cose per le ibride, che sempre nello scorso mese di maggio (periodo che ha fatto registrare il picco più alto), complici gli incentivi peraltro subito esauriti, hanno venduto 2.700 unità, registrando il 2 per cento del mercato. Come far accelerare finalmente questo mercato? Secondo gli esperti la svolta potrà avvenire solo se l’energia elettrica potrà davvero essere prodotta con l’idrogeno, riducendo le importazioni di petrolio in maniera sensibile (anche del 40 per cento) e ridurre la bolletta energetica. Che, per fare l’esempio degli automobilisti inglesi, varrebbe 13 miliardi di sterline, circa 18 miliardi di euro, secondo lo studio Fuelling Britain’s Future realizzato dai ricercatori dell’Università di Cambrige. Ogni vettura potrebbe tagliare i costi di 1000 sterline sul carburante ogni anno. E ridurre del 47 per cento le emissioni di CO2 entro il 2030. Inoltre, secondo lo studio, seguendo questa strada si genererebbero tra i settemila e i 19mila posti di lavoro. Numeri questi che andrebbero però a compensare i tagli occupazionali nel settore petrolifero, a partire dai benzinai.

8 risposte a “Auto elettriche, il mercato non decolla. Serve produrre energia con l’idrogeno

  1. Secondo me il futuro è solamente l’idrogeno, le aziende dovranno solo riuscire ad ottimizzare il rifornimento, e la miniaturizzazione delle celle e delle attrezzature necessarie per produrlo. Non credo molto nell’elettrica prodotta tramite gli attuali mezzi di alimentazione.

  2. Scusate, mi spiegate come produrre l’idrogeno ? Forse con l’elettrolisi ? Con la reazione acqua-metano ? con i gasogeni ? Comunque vada é uno spaventoso spreco di energia, altro che vantaggio ! Prendete ‘sti esperti del piffero e regalategli un testo di chimica !!!

  3. Domanda sciocca, hai mai conteggiato i soldi che lo stato si fa con la benzina??? e dopo, dovessero andare le elettriche, come si fa a ciullare i cittadini e fregargli altri soldi? Nella benzina ci sono anche i nostri contributi del terremoto in sicilia, del belice etc..e la ricostruzione è lunga caspita guarda l’aquila !!!! povera italia quanto ti prendono in giro !

  4. Per produrre idrogeno occorre tanta energia. E l’energia come la produci? Con il petrolio e il gas insufficiente con il fotovoltaico
    Spendendo 100 di energia si avrà 50 di idrogeno. I costi sono troppo alti.

  5. Sono a buon punto le sperimentazioni per ottenere idrogeno attraverso processi di elettrolisi (università di Glasgow). occorre però del platino come catalizzatore che ha un costo notevole a causa del complesso procedimento di estrazione e produzione. siamo ancora lontani!

  6. Cara Alessandra, l’elettrolisi con elettrodi di platino, che non si consumano, si fa da 200 anni, chiedere a certo mister Faraday, ma l’elettrolisi mica é gratis, devi fornire tanta energia elettrica, come la produci ? L’elettrolisi, poi, non ha, non può avere, efficienza del 100%, quindi una parte dell’energia di partenza va persa, in gran parte nel calore di reazione, calore e perdita tanto più alti quanto maggiore é la corrente di esercizio, cioé la produzione. Vi prego, non credete a queste sciocchezze, sono soldi sprecati, forse non lo sapete ma le batterie al piombo hanno 170 anni, quelle alnichel cadmio 150, i pannelli solari sono una tecnologia di 70 anni fa e, meccanica quantistica alla mano, hanno una resa massima teorica in condizioni reversibili, cioé con corrente prossima a zero, di poco più del 22% . Questo quando sono nuovi, poi parte un fenomeno detto diffusione solida che diminuisce drasticamente la resa, e che accelera con il calore, più un pannello va più si riduce la resa. L’idrogeno può essere solo un mezzo di trasporto dell’energia, non una fonte, la presunta alta efficienza delle celle a combustibile che giustificherebbe l’assurdo ciclo industriale dell’ H2, c’é solo per consumi bassi, se hai bisogno di potenza l’efficienza crolla, l’entropia non lascia scampo. Si deve finanziare la ricerca di base, cercare fenomeni ed effetti nuovi, batterie ad alta efficienza e capacità, non applicazioni di tecnologie conosciute e senza sbocco. Con l’idrogeno si potrebbero alimentare i cellulari, non le auto. E poi la Gran Bretagna esporta petrolio, non capisco la ratio della faccenda. Quanto al costo alla pompa, tranquilli, una bella accisa “verde” non ce la leverebbe nessuno.

  7. Fra l’altro il platino é la base, diffusa e riciclabile, dei catalizzatori per auto utilizzati in America, quindi non c’é alcun problema economico od industriale a produrlo, l’errore é concettuale, non logistico.

  8. Grazie Marco per l’approfondimento. È evidente che i non addetti ai lavori, come me, scambiano facilmente lucciole per lanterne.

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