Filtri antiparticolato sui Tir,
stoppata la Prestigiacomo

Il mondo dell’autostrasporto aveva sonoramente bocciato la decisione del ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo di obbligare, attraverso un decreto di legge, i proprietari di automezzi pesanti a montare il filtro antiparticolato per ridurre le emissioni delle polveri sottili. Uno stop ora confermato anche dal Consiglio dei ministri che, accogliendo le istanze presentate dal mondo dell’autotrasporto attraverso una lettera inviata dal segretario nazionale di Unatras Pasquale Russo, ma anche da Confcommercio per voce del suo presidente nazionale Carlo Sangalli, ha trasformato il decreto legge (destinato a diventare operativo a breve) in un disegno legge, con tempi e contenuti ancora tutti da definire.“Il Consiglio dei ministri ha sostanzialmente accolto le osservazioni che gli autotrasportatori avevano esposto in una lettera inviata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta”, ha commentato con evidente soddisfazione il presidente nazionale di Fai Conftrasporto Paolo Uggè. “Obbligare i proprietari di automezzi pesanti al montaggio del filtro antiparticolato (f.a.p.), al fine di ridurre le emissioni delle polveri sottili (PM10), non solo non risolverebbe il problema, ma significherebbe un inutile esborso di denaro da parte delle imprese  che servirebbe solo ad aumentare la situazione di difficoltà economica. Il tema dell’inquinamento legato alla circolazione deve essere affrontato con una logica di sistema per non dare la sensazione di interventi tampone, non utili, o peggio ancora attribuire il significato di sponsorizzare delle tecnologie i cui risultati sono tutti da verificare nel tempo”.