Si fa sempre più reale il pericolo che a metà giugno l’Italia possa restare paralizzata dal fermo nazionale dei tir. Dopo oltre quattro mesi dalla firma del protocollo con cui il Governo si era impegnato a indicare un quadro normativo adeguato per l’autotrasporto, la categoria sembra infatti decisa a non attendere oltre: “la settimana prossima convocheremo la presidenza, che ha mandato dell’esecutivo, per fissare la data del fermo”, ha dichiarato il presidente della Fai (Federazione autotrasportatori italiani), Paolo Uggé, riferendosi alla decisione della protesta che dovrebbe essere presa da tutte le organizzazioni aderenti ad Unatras, riconducibili a Rete Imprese Italiane.
“Questi giorni sono passati invano in attesa di una convocazione da parte del governo che non modifica le norme attuali”, ha sottolineato Paolo Uggé, interpellato dai giornalisti dell’agenzia Ansa a margine del convegno “Camion intelligenti, gestire le informazioni per gestire le merci”. “Dopo oltre quattro mesi dalla firma del protocollo è inspiegabile che il governo non ci abbia ancora convocati. Non chiediamo soldi ma il rispetto delle regole, certezze sulle norme sulla sicurezza nella circolazione stradale”.