I camionisti pronti a bloccare i tir: la paralisi delle merci a giugno?

Si fa sempre più reale il pericolo che a metà giugno l’Italia possa restare paralizzata dal fermo nazionale dei tir. Dopo oltre quattro mesi dalla firma del protocollo con cui il Governo si era impegnato a indicare un quadro normativo adeguato per l’autotrasporto, la categoria sembra infatti decisa a  non attendere oltre: “la settimana prossima convocheremo la presidenza, che ha mandato dell’esecutivo, per fissare la data del fermo”, ha dichiarato il presidente della Fai (Federazione autotrasportatori italiani), Paolo Uggé, riferendosi alla decisione della protesta che dovrebbe essere presa da tutte le organizzazioni aderenti ad Unatras, riconducibili a Rete Imprese Italiane.

“Questi giorni sono passati invano in attesa di una convocazione da parte del governo che non modifica le norme attuali”, ha sottolineato Paolo Uggé, interpellato dai giornalisti dell’agenzia Ansa a margine del convegno “Camion intelligenti, gestire le informazioni per gestire le merci”. “Dopo oltre quattro mesi dalla firma del protocollo è inspiegabile che il governo non ci abbia ancora convocati. Non chiediamo soldi ma il rispetto delle regole, certezze sulle norme sulla sicurezza nella circolazione stradale”.

5 risposte a “I camionisti pronti a bloccare i tir: la paralisi delle merci a giugno?

  1. Cari colleghi, vorrei rendervi partecipi di questa clausola inserita nella proposta di modifica unilaterale del contratto multicard di Eni: “il titolare non deve usare la carta se il titolare è soggetto a procedure concorsuali ovvero se in base ad una valutazione di buona fede è prevedibile che egli non potrà pagare il saldo del proprio estratto conto. Propongo di inserire la medesima clausola (insieme ad altre veramente interessanti del contratto Eni) tra quelle previste dal 286. Saluti

  2. Signori sindacalisti o politici, ancora state giocando con la pelle delle povere aziende che hanno fatto di tutto per arrivare fino ad oggi in regola. Ma siete sicuri che vi seguiranno nel fermo che volete proclamare? Se non chiedete soldi al governo come mai è cosi difficile questa trattativa… siete all’altezza di tutto questo oppure è una deviazione economica.
    Mi chiedo come mai il petrolio è sceso a 73 dollari il barile e il gasolio costa ancora 1.25 litro di media.
    Se voi ritenete opportuno che debbano chiudere le aziende doc siete sulla buona strada.
    Ma non vi siete mai chiesti chi paga i vostri gettoni? Forse i disonesti per il futuro.
    Cari colleghi decidiamo noi una volta per tutte, visto come ci troviamo a rispettare e non essere rispettati.
    Basta parole o carta straccia!
    Fatti concreti!

  3. Caro Ezio, il tuo messaggio in maniera molto chiara metteva in dubbio la serietà e la competenza di chi ti rappresenta. Per questo vorrei chiederti quali sarebbero per te gli strumenti da utilizzare per aiutare veramente il settore. Grazie.

  4. Caro veneziano, il mio messaggio non è passato ma realtà: vedi tavoli della consulta o intesa di protocollo cosa hanno concluso!
    Poi bisognerebbe cambiare radicalmente tutti i nostri rappresentanti, dal primo all’ultimo, per sostituirli con trasportatori seri che non abbiano altri interessi oltre che alla categoria, che i nostri cari colleghi grossi e piccoli smettessero di lavorare a sottocosto o con furbizie. Come inizio potrebbe essere già molto.

  5. Cari colleghi, gli strumenti ci sono. È la committenza che non li digerisce; anche a causa della nostra frammentazione. Iniziamo con i contratti scritti per tutti. Se chiediamo una multicard: contratto scritto più fideiussione, altrimenti cash. Se chiediamo un telepass:contratto scritto più fideiussione, altrimenti cash. Se chiediamo un finanziamento: contratto scritto più garanzie, altrimenti finanziati da te. Se chiediamo un’assicurazione: contratto scritto più cash anticipato. Se chiediamo una linea telefonica: contratto scritto più RID, altrimenti linea chiusa. E come sono i prezzi praticati da questi nostri abituali fornitori? Avete provato a chiedere (o meglio ad esigere) uno sconto come i committenti fanno con i trasportatori? Anche cambiando fornitore i prezzi sono per lo più identici. Allora?

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