Dormo bene, guido meglio: camionisti e autisti di pullman possono dire stop al colpo di sonno

Il colpo di sonno al volante è la causa, diretta o indiretta, del 22 per cento degli incidenti stradali, il 12 per cento dei quali mortali, con un costo sociale che si aggira attorno ai 900 milioni di euro all’anno. Lo hanno calcolato i responsabili del ministero dei Trasporti confermando, numeri alla mano, l’estrema pericolosità di chiudere, anche solo pochi istanti, le palpebre, vinti dalla stanchezza. Un pericolo altissimo, quello d’essere vittime di un colpo di sonno che spesso è causato da una vera e propria malattia: l’Osas, sindrome delle apnee ostruttive del sonno, una patologia cronica molto diffusa caratterizzata da ripetute interruzioni dell’attività respiratoria durante il sonno determinate da un’ostruzione delle alte vie respiratorie che può essere causa di disturbi severi e malattie importanti come l’ictus, il diabete, l’infarto e, da recenti studi, anche la demenza senile. Una”malattia” tanto subdola quanto pericolosa, Continua a leggere

Chi guida deve controllare la qualità del proprio sonno. Per evitare d’addormentarsi al volante

Fornire indicazioni utili al medico del lavoro – medico competente delle imprese di autotrasporto, e di conseguenza ai responsabili delle stesse aziende, per una corretta ed efficace gestione dei lavoratori affetti da Osas, ovvero la sindrome delle apnee ostruttive del sonno che possono impedire di riposare in modo corretto durante la notte mettendo a rischio di colpi di sonno i conducenti di giorno, proprio quando sono al volante di un tir. Con conseguenze che possono essere catastrofiche.   Continua a leggere

Il collo supera i 43 centimetri di circonferenza? Attenti, rischiate un colpo di sonno alla guida

Avere un collo particolarmente voluminoso non crea problemi solo al momento di acquistare una camicia. Può essere anche il sintomo di una predisposizione alle apnee ostruttive nel sonno, un disturbo che aumenta il pericolo di colpi di sonno al volante, dovuti a stanchezza e disattenzione perché il riposo notturno è alterato. Un disturbo di cui i camionisti in particolare risultano essere “vittime” molto più di altre persone, con un rischio due volte superiore di  soffrire della Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Osas)  rispetto alla popolazione generale. Un dato che è stato sottolineato a Roma nel corso della campagna di prevenzione ‘Dormi meglio, guida sveglio’ promossa dall’Aci e dalla Fondazione italiana salute, ambiente e respiro (Fisar) sui rischi delle apnee notturne e  per la sicurezza stradale. Continua a leggere

Per i camionisti una sosta di salute sulla A22: controlli gratuiti per fermare i colpi di sonno

#nonmoriredisonno. Un hashtag semplice e chiaro, che dà immediatamente l’idea di quello che vuole fare la campagna di sensibilizzazione lanciata da Autostrada del Brennero per prevenire i colpi di sonno al volante. Con #nonmoriredisonno, Autostrada del Brennero desidera sensibilizzare “gli utenti su un problema diffuso: la sonnolenza alla guida”, spiega una nota. Dopo la guida in stato di ebbrezza, “il cosiddetto “colpo di sonno” rappresenta la principale causa di incidenti” ed è spesso correlato a una malattia chiamata “Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno – Osas”. La campagna prevede una particolare attenzione dedicata agli autotrasportatori, che potranno farsi controllare gratuitamente. Continua a leggere

Chi dorme male guida male. Il rischio Osas corre sulle strade: ecco come fermarlo

Dormi male? Guidi male. E, di conseguenza, sei un pericolo per te e per gli altri. Ecco perché è bene tenere gli occhi aperti. Non solo per guardare attentamente la strada, ma anche per analizzare alcuni sintomi, a volte sottovalutati, ma che possono essere delle spie pericolose. Mal di testa al mattino, stanchezza eccessiva, scarsa concentrazione, irritabilità o depressione, sonnolenza durante attività di routine sono segnali che possono portare alla Sindrome delle apnee ostruttive, l’Osas, una malattia che “lavora” di notte, con microrisvegli che interrompono il sonno, e presenta il conto di giorno, facendo addormentare le persone, anche mentre sono al volante. Il controllo è fondamentale.

Continua a leggere

Sveglia, il colpo di sonno è in agguato: riconoscere l’Osas per evitare rischi inutili

CONVEGNO FAI 1Il “killer silenzioso” colpisce quando meno te l’aspetti: di notte, mentre dormi. Ma i suo effetti devastanti non si vedono immediatamente. Bisogna aspettare che la “vittima” si metta al volante per poi rischiare un colpo di sonno spesso letale. Colpo di sonno che, a volte, è provocato dall’Osas, le apnee ostruttive del sonno, che si stima coinvolgano tra il 3 e il 5 per cento della popolazione europea. Dell’Osas si è parlato nel convegno “Sonnolenza diurna e idoneità alla guida” organizzato da Fai Bergamo nella sede di Orio al Serio. Continua a leggere

Colpi di sonno, le norme per la patente non bastano: “Test preventivi obbligatori”

“Un’occasione mancata. Anzi, per i conducenti che soffrono di apnee notturne è chiaro il rischio di indurli a non dichiarare la sindrome per non perdere il posto di lavoro. Il recepimento da parte del Governo italiano della Direttiva Europea 2014/85/UE concernente la patente di guida, con un Decreto Ministeriale come formulato lascia irrisolte rilevanti e consolidate perplessità sull’attuazione dal punto di vista sanitario di un provvedimento così impegnativo, con il rischio di neutralizzare la prevenzione del colpi di sonno al volante”. L’allarme arriva dalla dottoressa Maria Grazia del Medico, presidente della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus, che da tempo si batte per contrastare la diffusissima patologia delle apnee ostruttive notturne. L’Osas, spiega la Fondazione in una nota, è la “causa di almeno 17 mila incidenti stradali ogni anno in Italia, con oltre 250 morti, 12 mila feriti e danni per 1,5 miliardi di euro”. Continua a leggere

Divieto di patente a chi non dorme bene di notte e rischia colpi di sonno alla guida

Divieto di patente di guida per chi soffre di disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne. Lo prevede un decreto del ministero dell’Infrastrutture e Trasporti del 22 dicembre 2015, pubblicato in Gazzetta ufficiale, che ha così fatto entrare in vigore anche in Italia una direttiva comunitaria sulle patenti di guida. In particolare, il provvedimento prevede che “la patente non deve essere nè rilasciata nè rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbo del sonno causati da apnee ostruttive notturne, le cosiddette Osas,  che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione”. Continua a leggere

Colpo di sonno al volante? Fermatevi in autogrill per farvi visitare da un medico

Obbligo di presentare, con la documentazione necessaria per ottenere il rilascio della “prima” patente di guida, e non solo per i rinnovi come previsto da una nuova norma europea,  un certificato che documenti se il soggetto soffre di Osas, le  apnee ostruttive del sonno che di notte fanno dormire malissimo e che di giorno possono causare pericolosissimi colpi di sonno improvvisi, causa di decine di migliaia d’incidenti su strade e autostrade ogni anno nel nostro Paese. E poi autogrill dotati di mini ambulatori medici dove un automobilista o un camionista possano fermarsi e verificare se sono soggetti a rischio di questa patologia.  Continua a leggere

Distrazione e incidenti, Aci lancia la campagna sulle apnee nel sonno

Distrazione, sonnolenza, difficoltà di concentrazione e scarsa reazione agli imprevisti causano ogni anno la morte di 800 automobilisti sulle strade italiane. Molti di questi sintomi sono indotti dalla sindrome delle apnee nel sonno (Osas), caratterizzata da ricorrenti episodi di ostruzione delle vie respiratorie durante il sonno, che compromettono il riposo notturno a scapito della capacità di attenzione durante la veglia. Gli italiani che ne sono affetti sono 1.600.000 italiani, ma solo il 10 per cento di questi lo sa e si cura in modo appropriato. Gli automobilisti che soffrono di questa sindrome corrono un rischio fino a sette volte maggiore di provocare un incidente stradale. Continua a leggere