L’automobile scatena la violenza, per strada emerge la parte più selvaggia di noi

“L’ambiente stradale sembra il più fertile per il prevalere della parte più selvaggia della personalità. Probabilmente perché l’automobile è vissuta come uno spazio privato che dà la sensazione di “essere nel nostro”, mentre invece bisognerebbe sempre ricordare che ci si sta muovendo in un’area pubblica. Paradossalmente, se la stessa provocazione succedesse tra due pedoni, non ci sarebbero gli stessi epiloghi violenti”. Così sul portale panorama.it il professor Stefano Bolognini, psichiatra e psicoanalista, presidente della Società Psicoanalitica Italiana (Spi) nonché recente President-elect della International Psychoanalytical Association (Ipa), vale a dire l’associazione mondiale degli psicoanalisti, risponde a Laura Barsottini che lo interroga sulla straordinaria ondata di violenza con gli automobilisti protagonisti in negativo (l’ultimo episodio citato è quello dell’investimento dopo una lite avvenuto a Roma).  Continua a leggere

Con l’estate donne in abiti succinti: uomini troppo distratti al volante

Scollature, magliette e pantaloncini attillatissimi, minigonne da urlo. Spesso, e per molti uomini volentieri, in estate capita di vedere donne vestite con pochi centimetri di stoffa. Poco male, diranno i meno puritani, se non fosse che gli uomini al volante vengono pesantemente distratti da curve mozzafiato che nulla hanno a che vedere con quelle che si “disegnano” con il volante. La conferma arriva da un sondaggio inglese condotto su quasi 1.400 automobilisti dalla società di assicurazioni “Sheilas’ Wheels” e riportato dal Corriere della Sera: il 29 per cento degli uomini non riesce a restare concentrato alla guida se vede passare per strada una donna in abiti succinti. Ben diverso il comportamento del gentil sesso: un uomo in “look estivo” distrae infatti solamente il 3 per cento delle automobiliste. Continua a leggere