L’automobile scatena la violenza, per strada emerge la parte più selvaggia di noi

“L’ambiente stradale sembra il più fertile per il prevalere della parte più selvaggia della personalità. Probabilmente perché l’automobile è vissuta come uno spazio privato che dà la sensazione di “essere nel nostro”, mentre invece bisognerebbe sempre ricordare che ci si sta muovendo in un’area pubblica. Paradossalmente, se la stessa provocazione succedesse tra due pedoni, non ci sarebbero gli stessi epiloghi violenti”. Così sul portale panorama.it il professor Stefano Bolognini, psichiatra e psicoanalista, presidente della Società Psicoanalitica Italiana (Spi) nonché recente President-elect della International Psychoanalytical Association (Ipa), vale a dire l’associazione mondiale degli psicoanalisti, risponde a Laura Barsottini che lo interroga sulla straordinaria ondata di violenza con gli automobilisti protagonisti in negativo (l’ultimo episodio citato è quello dell’investimento dopo una lite avvenuto a Roma). 

Esiste una reale escalation del fenomeno? Chiede la Barsottini allo psichiatra. “Mancano dei dati specifici per giudicare se fatti del genere accadano più frequentemente oggi che in passato: sinceramente non lo so. Certo, sospetto che qualcosa sia cambiato. Oggi fin da bambini siamo abituati a un minor contenimento delle nostre pulsioni, abbiamo meno limiti. Mi viene in mente che una volta si parlava di persone “timorate”: non solo di Dio, ma anche socialmente. Oggi tutto questo non c’è più. O comunque, in misura troppo minore”.

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