“Di Maio schiavo dei tassisti”. E gli Ncc bruciano in piazza il fantoccio del vicepremier

Schiavo dei tassisti. È questa la scritta fatta su un cartello messo in mano a un fantoccio con le sembianze del  vicepremier Luigi Di Maio che dopo essere stato esposto, è stato prima impiccato e poi bruciato in piazza. Una scritta e gesti che bastano per comprendere quanto stia salendo la tensione nella protesta che i titolari di imprese di noleggio di auto con conducente, gli Ncc come vengono chiamati, hanno riportato in piazza a Roma appellandosi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella  per chiedere un confronto sulle norme varate dal governo “contro”  la categoria. Norme destinate a penalizzare gli Ncc per favorire i tassisti, come stanno denunciando da settimane i noleggiatori, che in piazza della Repubblica, a Roma, hanno esposto una bara avvolta in un tricolore  con scritto “la libertà assassinata dal governo del cambiamento”  e mostrato cartelli in cui accusavano il Governo del cambiamentodi “pagare la cambiale elettorale ai tassisti”.” Non lasceremo la piazza finché non smetterà questa presa in giro”, hanno urlato alcuni lavoratori provenienti dalla Sicilia pronti a “passare il Capodanno a Roma finché Di Maio e Salvini non si presenteranno i piazza a fornire risposte”. “Leggiamo con speranza e preoccupazione le misure proposte per regolamentare il settore del noleggio con conducente”, ha commentato il presidente di Federnoleggio Confesercenti Luigi Pacilli in rappresentanza di Comitato difesa Ncc (Anitrav, Fai Confcommercio e Federnoleggio Confesercenti): “speranza che davvero ci si sieda intorno a un tavolo per chiarire tutti i punti; preoccupazione perché la proposta, così come è, impone limiti e paletti all’attività degli Ncc rendendo di fatto impossibile continuare a svolgere il servizio.  Chiediamo di poter parlare con chi sta prendendo decisioni che avranno un impatto enorme sul nostro futuro, non perché vogliamo una proroga della situazione attuale, ma perché vogliamo una riforma giusta per tutto il settore del trasporto pubblico, compresi taxi e Ncc. Le norme presentate prevedono l’ampliamento degli ambiti territoriali di operatività per gli Ncc da comunali a provinciali, la possibilità di avere la doppia rimessa in provincia e la possibilità  di non rientrare in rimessa tra un servizio e l’altro se le prenotazioni sono state registrate su un foglio di servizio elettronico, ma non tengono conto delle reali modalità di espletamento del servizio”.

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