Troviamo in fretta nuovi camionisti o i negozi resteranno vuoti e le fabbriche chiuse…

Driver needed, ovvero autisti necessari, indispensabili. I responsabili di Transpotec Logitec, salone dei trasporti e della logistica in programma alla Fiera di Milano dal 27 al 30 gennaio prossimi, hanno scelto questo messaggio, diventato nelle mani di un abile disegnatore il rimorchio trainato da una motrice rossa, per attirare l’attenzione su uno dei principali temi che verranno affrontati in occasione dell’evento: la mancanza di conducenti di camion che da “problema” sempre più difficile da risolvere negli ultimi anni si è trasformato addirittura in una vera e propria minaccia per la “tenuta delle diverse attività economiche”, considerato che senza camion le materie prime da lavorare e le merci finite restano nei piazzali senza raggiungere fabbriche e laboratori artigianali, senza arrivare nei negozi per essere vendute. Un problema diventato sociale e che minaccia la “normalità “ della vita quotidiana di milioni di persone. “Quando la quasi totalità delle merci viaggia su gomma – in Europa è pari al 78 per cento e in Italia la percentuale sale oltre l’80 per cento – non avere autisti significa fermare, di fatto, il commercio e lo scambio di beni fondamentali come il cibo, i farmaci. È una prospettiva per fortuna ancora remota, ma fermare il trasporto vuol dire avere gli scaffali vuoti, come è successo in Gran Bretagna a seguito della Brexit”, si legge in una newsletter diffusa dai responsabili di Transpotec Logitec. “Se dunque fino a qualche tempo fa la preoccupazione della tenuta del sistema era solo nelle parole delle associazioni e dei responsabili di flotte, che vedono da anni crescere l’età media dei loro dipendenti e ormai vanno a cercare nuove leve anche dall’altra parte del mondo, oggi il dibattito si va allargando: guardare alla mancanza degli autisti significa accendere i riflettori su una questione globale. Le cronache, infatti, sempre più spesso raccontano di merci ferme in magazzino, di camion nuovi parcheggiati inutilizzati nelle rimesse, di ritardo nelle consegne. Perché la mancanza di ricambio generazionale, ha raggiunto ormai il culmine. Così, paradossalmente, mentre da un lato tanti ragazzi sono alla disperata ricerca di un lavoro, il settore dell’autotrasporto non riesce più a trovare nuove risorse da assumere. Perché succede? Chi può e deve fare qualcosa per porre rimedio a una situazione che sta implodendo?”. Domande alle quali si propone di offrire possibili risposte il dibattito che verrà aperto “grazie al contributo di aziende, rappresentanti dei media e delle associazioni”, proprio in fiera, “occasione per confrontarsi su cosa fare, ma anche per lanciare iniziative concrete e aprire un dibattito con le istituzioni”.. E senza perdere ulteriore tempo preziosissimo, perché “la mancanza di autisti oggi non è più solo uno dei problemi più importanti da affrontare per la tenuta del settore del trasporto merci, ma è diventata una problematica “sociale”, dalla quale dipende la continuità e la tenuta di diverse attività economiche”.

Una risposta a “Troviamo in fretta nuovi camionisti o i negozi resteranno vuoti e le fabbriche chiuse…

  1. Da Ugge’ che proponeva la patenti ai diciottenni a Giovannini che propone di togliere il blocco dei 68 anni, e’ chiaro che ci sono persone sbagliate, nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma vi comunico che e’ gia’ tardi. Quando capirete che professionalita’, dedizione e fidelizzazione della persona con l’azienda non sono chiacchere, cosa che si comprano o che importano ma cose che si costruiscono col tempo e con patti chiari e duratori sara’ gia’ troppo tardi. Andata avanti a chiedere proroghe sul decreto flussi, mendicare flessibilita’ sul cabotaggio e dar la colpa al reddito di cittadinanza…

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