Rally Prealpi Orobiche, con la corsa riparte la speranza di tornare a una “quasi normalità”

È un semplice annuncio, diffuso dall’Automobile Club d’Italia di Bergamo per confermare che fino al 14 aprile saranno aperte le iscrizioni al Rally Prealpi Orobiche 2021, in calendario il 24 e 25 aprile, e per fornire tutte le informazioni sulla distribuzione del Road Book, sulle ricognizioni sul percorso, sulla distribuzione di targhe e numeri di gara , sulle verifiche tecniche e su tutto quanto d’altro devono sapere gli equipaggi che si contenderanno il successo in questa 35a edizione della corsa. Ma quel semplice foglio di carta che invita piloti e navigatori a “scaldare i motori” quest’anno ha un sapore del tutto particolare. Perché nel confermare la partenza della corsa sembra augurare una “ripartenza” di una vita quasi normale, quasi ad accendere finalmente una luce in fondo al tunnel buissimo dell’emergenza Covid che ci ha accompagnati ormai per più di un anno. Un’edizione, quella del 2021, che riceve il testimone dall’edizione in programma a maggio di un anno fa e cancellata, così come migliaia di altri eventi in tutto il Paese, quando era apparso chiaro, in tutta la sua drammaticità, che quel virus misterioso partito dalla Cina e capace di raggiungere con impressionante velocità ogni angolo del Paese, colpendo in maniera durissima proprio la provincia di Bergamo, non avrebbe più permesso di organizzare “cose normali” come avvenuto fin lì. Cose normalissime, fino al 2019, come il Rally Prealpi Orobiche che ora invece si appresta a tornare, regalando a molti un “segnale” in più per sperare che l’emergenza, prima o poi, possa davvero finire, anche se con ogni probabilità nulla potrà mai davvero tornare come prima, con un’attenzione alla prevenzione che appare destinata a restare in futuro sempre altissima per impedire di dover tornare a vivere un simile incubo. Un’attenzione sanitaria che caratterizzerà ovviamente anche l’edizione numero 35 della manifestazione organizzata sotto l’egida dell’Automobile Club Bergamo che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) vedere al via una settantina di equipaggi pronti a sfidarsi su un percorso che, proprio a causa delle norme anti-covid dovrà essere contenuto in 60 chilometri, senza nulla togliere all’emozione e all’adrenalina della gara. Resta l’incognita sulla presenza del pubblico che potrà essere sciolta sollo alla luce dell’evoluzione che avrà la nuova ondata di contagi.

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