Riaprite i corridoi verdi, ovvero le “vie” di approvvigionamento privilegiate per beni di prima necessità e di attrezzature mediche vitali. È questa la richiesta avanzata all’Europa dal mondo dell’autotrasporto alla vigilia della scadenza dei termini per l’obbligo di presentarsi ai valichi per chi dall’Italia è diretto in Germania e Austria, a partire da quello del Brennero, in possesso dei risultati del tamponi antiCovid, ma con la fortissima probabilità di una proroga dell’obbligo che, affermano i responsabili di Anita e Unatras, potrebbe far precipitare la situazione. “Nel comprendere e condividere la necessita’ di garantire la sicurezza sanitaria, le associazioni evidenziano, il ruolo fondamentale degli autotrasportatori anche in questa fase cruciale dell’emergenza, che li vede impegnati in prima linea nel garantire l’arrivo a destinazione delle merci, a cominciare da quelle di prima necessita’, farmaci compresi”, si legge in un comunicato che sottolinea anche come “i controlli ai confini, che riguardano migliaia di mezzi in transito, continuano a creare rallentamenti e ritardi”. Una situazione difficilissima per migliaia di camionisti italiani in viaggio oltrefrontiera che ha spinto i responsabili delle associazioni dell’autotrasporto a rinnovare l’invito a un intervento immediato da parte del Governo e dell’Unione Europea per la riapertura dei cosiddetti corridoi verdi “per superare il disagio cui gli autotrasportatori sono soggetti da settimane e garantire la libera circolazione delle merci”.