Candidati alle elezioni europee: scoprite quali sono i più attenti ai problemi dell’autotrasporto

Realizzare le reti Ten-T, rafforzare lo spazio europeo dei trasporti omogenei, contrastare la concorrenza sleale, perseguire la sostenibilità ambientale, avere una visione continentale per gestire, e non subire, la ‘Nuova via della Seta’. Sono alcuni dei punti del Manifesto che Conftrasporto-Confcommercio ha realizzato in vista delle prossime elezioni europee e trasmesso a tutte le forze politiche e ai candidati incassando già il consenso di alcuni leader politici, tra i quali Emma Bonino, Carlo Fidanza, Lara Comi e Massimiliano Salini, i cui nomi “aprono” l’elenco di esponenti politici “più sensibili e attenti” ai problemi del settore che sarà messo on line e quotidianamente aggiornato nella homepage del sito www.conftrasporto.it. Un manifesto che si propone di indicare ai candidati all’europarlamento le strade da seguire per tutelare adeguatamente un settore fondamentale per l’economia del Paese come quello dell’autotrasporto, affiancato da un invito a tutto il mondo associativo ad andare a volare lanciato dal vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè convinto che “le elezioni europee siano troppo importanti per non partecipare. Perché senza un sistema di trasporti efficiente”, ha affermato Paolo Uggé, “ tutta l’economia si ferma e le merci rimangono negli scaffali di chi le produce. E perché c’è ancora molta strada da fare, anche sul fronte dell’accessibilità e della libera circolazione delle merci che sono obiettivi distintivi dell’Unione europea , ma non sono stati ancora pienamente attuati”. Obiettivi raggiungibili appunto seguendo le “cinque strade” indicate dal manifesto: rafforzare l’impegno dell’UE per la realizzazione delle reti Ten-T potenziandone la dimensione euro-mediterranea, a cominciare dal completamento del Corridoio mediterraneo e della Torino-Lione; valutare gli effetti delle politiche settoriali promosse dall’Unione e dai singoli Stati sull’accessibilità, la competitività, e la coesione dei territori, in relazione a trasporti, energia, ambiente e sicurezza. Tra gli esempi negativi, il contingentamento dei Tir ai valichi alpini, che rischia di penalizzare la competitività di importanti territori italiani ed europei; sviluppare una visione continentale su ambiziosi programmi di intervento nel settore varati da altri stati, quali la cinese ‘Nuova via della Seta’ per non compromettere il disegno europeo e la legittima sovranità degli Stati su un tema di così grande valenza strategica; realizzare concretamente lo Spazio unico europeo dei trasporti contrastando ogni forma di concorrenza sleale e dumping sociale nell’autotrasporto, in linea con le indicazioni della Road Alliance recepite in prima lettura dal Parlamento europeo; perseguire la sostenibilità ambientale, economica e sociale dei trasporti ricercando le soluzioni più efficaci con il rinnovo del parco circolante secondo il principio della neutralità tecnologica e incentivi all’intermodalità via mare e ferro. “Le relazioni commerciali si consolidano sulle reti logistiche e di trasporto. Collegamenti rapidi, sicuri ed economicamente sostenibili migliorano la competitività delle imprese, creano nuove opportunità culturali, formative e lavorative”, ha conclusoil vicepresidente di Conftrasporto.

3 risposte a “Candidati alle elezioni europee: scoprite quali sono i più attenti ai problemi dell’autotrasporto

  1. Io so solo a chi non darò mai il mio voto:a chi sta facendo decrescere nel modo più infelice il mio lavoro (e suppongo quello di decine di migliaia di altre imprese, magari guidate da gente convinta che persone che non hanno mai fatto niente di importante (e in molti casi in assoluto) in vita propria potessero guidare una nazione!!!!!

  2. Vedo che Emilio ha delle certezze assolute e precede anche le sentenze. Che sia un veggente? Voglio segnalare che nella lista più Europa che vede La Bonino e il partito socialista in una lista comune hanno candidato nella circoscrizione dell’Italia centrale una rappresentante della Fai dell’Umbria Carlotta Caponi. Avere una che vive di pane e autotrasporto e che è una giovane imprenditrice per me è un valore aggiunto notevole. Quindi non mi lascio certo influenzare dal giornale diretto da un signore che qualche problema con la giustizia lo ha avuto. Perché uno sarebbe credibile ed altri no?

Rispondi a Emilio Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *