Fai Parma: “Chi è alla guida del Paese non sa neppure se sulle strade nevica o splende il sole?”

Ho visto diverse immagini registrate dalle telecamere poste sulla A1 nel tratto Parma – Firenze  che è stato chiuso da ieri sera alle 22 alle 12 di oggi senza apparente motivo, scoprendo, peraltro, come qualche ‘mezzo pesante’ abbia circolato ugualmente nonostante i divieti. Come imprenditore e rappresentante locale di associazione sono molto sensibile all’aspetto sicurezza: lo dimostrano i tanti corsi effettuati ai nostri autisti, anche mediante il contributo alla formazione del ministero alle Infrastrutture e ai trasporti, e l’organizzazione di un evento all’Autodromo di Varano (Parma) dal titolo ‘On The Road’ in cui il tema principale è stata appunto la sicurezza affrontata sotto vari aspetti. Faccio questa breve premessa perché comprendendo il valore dell’incolumità degli utenti della strada mi trovo in disaccordo con i provvedimenti adottati da diversi prefetti del centro-Nord Italia in quanto non sono stati supportati da esigenze realistiche. I video mostrano infatti come questa mattina la percorribilità delle autostrade garantisse il mantenimento delle condizioni di sicurezza. In altri momenti passati ci siamo trovati ad operare in condizioni ben peggiori e senza particolari problemi, se non qualche ritardo  sulle tabelle di marcia. Aggiungo che i mezzi sono sempre più tecnologici e assistono l’autista alla guida anche in percorsi non ottimali laddove ce ne sia bisogno. Ricordo la funzione importante che l’autotrasporto svolge in particolare nel nostro Paese dove circa il 90 per cento dei trasporti merci è effettuato su gomma perché questa modalità rimane la preferita di gran lunga dal mercato sia per competitività economica, per flessibilità e per tempi di resa nella consegne nonostante i contributi governativi concessi ad altre modalità siano di gran lunga superiori a quelli concessi alle aziende italiane di trasporto merci. Fermare i Tir non significa solo colpire gli operatori del settore che si sostengono con questa attività ma significa anche colpire l’economia del Paese intero che viaggia sui nostri camion; non dimentichiamoci mai gli effetti del fermo dell’autotrasporto di 10 anni fa in cui dopo 3 giorni il Paese si ritrovà in ginocchio. Inoltre questi provvedimenti vanno nella direzione opposta rispetto al tanto acclamato rilancio di competitività di cui l’Italia ha bisogno. Il valore della sicurezza deve essere sicuramente mantenuto quale fine da perseguire, ma non utilizziamolo come paravento di eventuali responsabilità che le Autorità non vogliono assumere ma che devono comunque prendere così come noi imprenditori, ogni giorno e notte, le prendiamo nello svolgimento delle nostre attività sottostando anche a quelle che riteniamo ingiustizie immeritate. Se facciamo passare questo “concetto” di sicurezza causiamo un grave danno perché lo snaturiamo del suo valore più puro e creiamo le condizioni per svuotarlo  della sua vera natura e privo di quei contenuti da preservare. Questi tanti, troppi e sproporzionati, divieti adottati in territori in cui le condizioni meteo si sono dimostrate assolutamente favorevoli alla circolazione fa riflettere: mi riferisco principalmente all’Emilia, alla Toscana e ad  altre parti del Centro Italia. Non vorrei che l’avvicinarsi dell’ormai prossima tornata elettorale abbia richiesto questo inutile e controproducente (per il Paese) contributo a spese soprattutto degli autotrasportatori per la serenità degli utenti della strada. Noi operatori e tutto il Paese ne avremmo fatto decisamente a meno. A proposito di elezioni, invito tutti ad andare a votare comunque e in modo consapevole! Speriamo che il Parlamento e il Governo che usciranno dalle elezioni si pongano l’obiettivo di rivalutare il nostro settore cercando nuovi modelli per il rilancio sostenibile della competitività del Paese; noi che operiamo nelle associazioni di rappresentanza dell’autotrasporto diverse idee nell’interesse del Paese l e avremmo e pensiamo anche che siano buone.

Leonardo Lanzi, presidente Fai Conftrasporto Parma e imprenditore.

11 risposte a “Fai Parma: “Chi è alla guida del Paese non sa neppure se sulle strade nevica o splende il sole?”

  1. Che dire? Si salvi chi può cosa certa ad oggi il 93% delle merci viaggia su gomma , da un lato si ha la pretesa che i centri commerciali siano aperti h 24 e dall’ altro si ostacola la distribuzione in nome di una sicurezza che più delle persone mi sa quella della poltrona . Buon lavoro a tutti ammesso che di lavora si possa parlare.

  2. Un paese di buffoni in cui nessuno si vuole assumere responsabilità tra pulire le strade e fermare i mezzi meglio la seconda opzione e meno male che non siamo in Norvegia. E questi vorrebbero essere rivotati ??????

  3. Scusate ma questo paese sta diventando sempre più uno schifo.
    Una volta , quando nevicava, se riuscivi a raggiungere un ‘autostrada eri a posto e potevi viaggiare oggi invece ti fanno viaggiare (con le autostrade pulite ) sulle strade statali ghiacciate molto più pericolose o ti bloccano addirittura senza che stia nevicando.
    Associazioni vediamo di fare qualcosa di incisivo e rapido per invertire questa tendenza che ci costa cifre ingenti (oltre a quelle che quotidianamente regaliamo alla società autostrade) oppure ammettete che non siete in grado di tutelare i trasportatori anche nei loro diritti minimi

    • Buongiorno Roberto B., purtroppo questa è la situazione e le associazioni s’impegnano e fanno ciò che possono ma purtroppo sta mancando sempre di più l’interlocuzione politica seria. Voglio ricordare a tutti gli autotrasportatori come me che l’associazione appartiene agli imprenditori ed è utile ancorchè necessario che essi partecipino alla vita associativa fornendo il proprio contributo di idee e dando vigore alla rappresentanza; le proposte si fanno dall’interno, almeno in FAI è così. Sono consapevole che ciò significa dedicare un pò di tempo ma è utile per il presente e soprattutto per il futuro delle nostre aziende.

      • Buongiorno signor Leonardo. Premesso che ritengo la Fai, tra le varie associazioni, quella comunque più attiva e riconoscendo anche i progetti di lungo respiro che cerca di perseguire, non posso esimermi dal contestarle di non impegnarsi abbastanza per risolvere i problemi quotidiani, quelli terra a terra, dei trasportatori e quello dei blocchi dei mezzi pesanti è uno dei tanti e si ripetono da alcuni anni senza niente più che uno striminzito comunicato. Ora l’inverno è finito e passati i blocchi dei prossimi giorni ci sarà tempo, se si vuole, per richiedere con forza interventi entro il prossimo autunno perché tali situazioni non si abbiano più a ripetere. Per quanto riguarda le proposte le ho fatte diversi anni dall’interno e le mie attuali le continuo comunque a dare su questo forum.

        • Caro Roberto, in quanto imprenditore impegnato anche nella vita associativa Le garantisco che il mio impegno è tanto ma probabilmente non abbastanza per cui chiedo spesso ai colleghi come Lei di impegnarsi attivamente in prima persona e dare supporto alle tante azioni che il ns settore necessita. Avanti che c’è bisogno.! La aspettiamo.

  4. Il presidente ha fatto un quadro perfetto della situazione generale! non ci resta che fermarci da giovedi a martedi,cosi’ se la manovra e’ stata di tipo politico,si prendono le loro responsabilita’!

  5. Serviva tempo per sistemare le “voragini” che hanno distrutto le gomme di centinaia di veicoli, venerdì scorso! Notizia passata sotto silenzio!

    • Verissimo, anche io mi sono chiesto come mai neanche un articolo (neanche si stradafacendo) sul fatto che minimo 50/60 veicoli tra auto e camion (segnalatemi dai miei autisti increduli di averla scampata) fermi per scoppio gomme anteriori a causa di buche profonde che in autostrada non dovrebbero esistere visto il costo esorbitante dei pedaggi e il pericolo enorme di trovarsi una (UNA??) buca di notte a 130 km/h

  6. Chissà perché le responsabilità sono sempre degli altri. Ora la stupidità di certi burocrati viene addossata alle associazioni di categoria. Quando queste chiamano, lanciano appelli e si impegnano per ottenere di risultati molti si disinteressano di quello che queste fanno. Sin da domenica sul sito della Fai era pubblicata sia la notizia delle decisioni demenziali che erano state prese sia le informazioni sui divieti. Lunedì ho potuto leggere diverse prese di posizione che il presidente e il segretario della Fai hanno preso sulla vicenda. Addirittura ho letto sul sito Fai/Conftrasporto “il Punto di Paolo Uggè. Sono sicuro che molto pochi di quelli che lanciano accuse nei confronti delle federazioni che lavorano per noi non lo hanno fatto. Ora in vista delle elezioni sempre la Fai/Conftrasporto ci fa conoscere quelle che sono le posizioni dei singoli partiti sul trasporto su gomma. Non ci dice per chi votare caso mai ci fa capire di non votare quelli che sono contro la nostra professione e soprattutto ci invita a votare. Non so quanti accoglieranno l’appello a voto; sono certo che quelli che si lamenteranno delle decisioni del nuovo governo si troveranno proprio tra coloro che non si sono recati alle urne. Se non cresciamo non possiamo pensare che siano sempre gli altri a fare qualcosa per noi.

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