Poche visite dai concessionari, pochi contatti su internet: ad aprile il mercato dell’auto frena

Pasqua con brutte sorprese per i concessionari italiani. Ad aprile sono infatti diminuite le visite nei saloni e, di conseguenza, è sceso anche il numero di auto vendute. Una frenata che arriva immediatamente dopo l’accelerata dei primi tre mesi del 2017, nei quali era stato comunque consistente il fenomeno dei chilometri zero. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti, aprile si è chiuso con 160.359 immatricolazioni, in calo del 4,6 per cento rispetto allo stesso mese del 2016.


“Ad aprile abbiamo registrato una diminuzione di affluenza presso le concessionarie e di conseguenza flettono le immatricolazioni, complice anche l’abbondante infornata di ordini del primo trimestre che ha anticipato una parte della domanda”, commenta Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia. “Ma il quesito è: questa battuta d’arresto nella crescita è da imputarsi alle vacanze pasquali o è il sintomo di un rallentamento del trend di crescita? Noi riteniamo che da qui a fine anno assisteremo a una decelerazione della crescita e che l’anno possa concludersi con un incremento del +8 per cento circa rispetto al 2016. Il che porterebbe le immatricolazioni totali a circa 1.950.000 pezzi”. Il centro studi Federauto, “l’unico ad avvalersi di una vasta campionatura di concessionari di varie dimensioni rappresentativi di tutto il territorio nazionale”, si legge in una nota di Federauto, “ad aprile l’affluenza nelle concessionarie e i contatti web hanno subito una forte riduzione che si è tradotta in una minore attività di vendita del nuovo. Per altri versi la conferma viene dal fatto che nel corso del mese diversi brand sono stati costretti a rivedere le indicazioni iniziali sugli obiettivi di vendita rivelatisi non in linea con il mercato reale, per di più condizionato dalle necessità di smaltimento dei km zero accumulati nei mesi precedenti”. “Auspichiamo”, spiega Pavan Bernacchi, “che nel mese di maggio ci sia un recupero, soprattutto nelle vendite ai privati. Canale che fino ad ora ha dimostrato scarsa vivacità rispetto alle aziende e ai noleggi. Ad ogni modo è indubbio che stiamo sviluppando numeri importanti, quasi pre-crisi, e che l’Italia è tornata a far sentire il suo grande peso specifico sullo scacchiere automobilistico europeo”.

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