Multe scontate, Lupi all’attacco del Comune di Milano: “Un trucco vergognoso”

C’era una volta la multa con lo “sconto”, quella da pagare entro cinque giorni. E c’è ancora, anche se, almeno per l’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi ci sono amministrazioni comunali che usano “un trucchetto di cui vergognarsi, un gioco delle tre carte per fregare un’altra volta il cittadino”. Nel mirino c’è il Comune di Milano. Tutto parte da una lettera che un automobilista ha scritto allo stesso Lupi, da cui si evince che nelle notifiche l’amministrazione comunale indica solo una parte della norma di legge relativa ai tempi per pagare in maniera scontata.

Si renderebbe così possibile un fraintendimento che potrebbe lasciare presupporre ai destinatari che i cinque giorni per pagare la multa in forma ridotta del 30 per cento decorrano dalla consegna dell’atto alle poste e non, come in realtà prevede la legge, dal ricevimento dello stesso. Lupi non ci sta, parla di “vergogna” e di “ennesima prova che i comuni, o almeno certi comuni, usano le multe per fare cassa e sistemare i loro bilanci”. L’ex ministro ha quindi annunciato che depositerà (con Paolo Alli di Area Popolare) alla Camera un’interrogazione al ministro dell’Interno e a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti: ”La legge è chiara e dice che la notifica è tale quando il cittadino riceve la multa a casa, non quando viene consegnata all’ufficio postale, da lì partono i 5 giorni entro i quali si ha il diritto di pagarla con lo sconto del 30 per cento”, spiega Lupi. “La norma è così chiara che non capisco il senso di quella frase nei verbali che cita la legge solo a metà”. Lo scorso anno Lupi era intervenuto come ministro rispondendo a sua volta a un’interpellanza, per chiarire che i termini di 90 giorni per notificare una multa decorrono dalla data dell’infrazione.

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