L’ex ministro Matteoli stronca l’omicidio stradale: “Un testo forcaiolo ed emotivo”

“Un testo forcaiolo, frutto dell’emotività del legislatore data dalle tante lettere e richieste dei familiari delle vittime della strada”. Non ha certo usato mezzi termini l’ex ministro ai delle infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli, incarico che ha ricoperto dal maggio 2008 al  novembre 2011 , e oggi presidente della VIII Commissione Lavori pubblici del Senato, per definire il nuovo reato di omicidio stradale. Una stroncatura che l’esponente del centrodestra chiamato a guidare il dicastero ai trasporti  dal maggio 2008 al  novembre 2011 , ha sentenziato intervenendo alla settantesima esima Conferenza del traffico e della circolazione dell’Aci a Roma, occasione in cui l’ex ministro ha voluto però sottolineare anche la necessità di assicurare più controlli per la sicurezza stradale. Continua a leggere

Chi controlla solamente i tir e non la committenza non omette atti d’ufficio?

Il conducente di un Tir viene fermato in Piemonte e durante i controlli gli agenti di polizia scoprono che ha alterato il cronotachigrafo per far risultare che ha rispettato i tempi di guida e riposo previsti dalla legge, facendo scomparire un po’ di tempo trascorso al volante e qualche decina o forse centinaia di chilometri percorsi. Gli investigatori gli contestano non solo il mancato rispetto dei tempi di guida ma addirittura il reato di attentato (parola che di questi tempi fa un particolare effetto) alla sicurezza dei trasporti. Ora quel camionista rischia la revoca della patente prevista. Indiscutibile risultato di un rapporto causa effetto: nessuno intende sminuire le responsabilità di un lavoratore che, autosfruttandosi,  mette a rischio l’incolumità propria e degli altri; quello che però non torna è che, come sempre, a pagare è solo l’ultima ruota del carro. Il camionista. Continua a leggere

Bus e treni frenano il gioco d’azzardo: la Lombardia fa partire la campagna No slot

“Grazie all’accordo con le principali aziende e associazioni che gestiscono i trasporti pubblici, le pubblicità sui mezzi potranno essere fortemente limitate e il marchio ‘no slot’ sarà visibile a migliaia di lombardi ogni giorno”. Lo hanno detto gli assessori regionali (Infrastrutture e Mobilità) e Viviana Beccalossi (Territorio e Urbanistica), illustrando i contenuti della delibera approvata dalla Giunta che elabora uno schema di accordo tra Regione Lombardia e le associazioni di trasporto pubblico regionale e locale Anav e Asstra e con le aziende Trendord, Atm, Rfi, Ferrovienord e Navigazione Lago d’Iseo.  Continua a leggere