Il carburante? Lo facciamo dagli scarti di macellazione. Ma è una truffa…

Storie di carburanti in Italia. La prima riguarda una presunta truffa che ha portato all’arresto di tre imprenditori di Latina, tre fratelli titolari della società Ilsap di Velletri. La guardia di finanza di Catanzaro li accusa di truffa all’Ue e allo Stato italiano, falsità ideologiche e abuso. Obbligo di dimora, inoltre, per un docente universitario di Napoli e un consulente della società. Sono stati sequestrati beni per 11 milioni di euro. Il progetto prevedeva di realizzare carburante per aerei dagli scarti della macellazione di animali. In particolare il progetto prevedeva per l’innovativa benzina, l’utilizzo di carcasse di bovini.

Il progetto, secondo l’accusa, sarebbe stato però solamente una truffa per ottenere i fondi pubblici. In realtà non sarebbe mai stata avviata alcuna significativa attività di studio e ricerca. Dalle indagini è emerso anche che il dipartimento universitario a cui il docente di Napoli apparteneva avrebbe effettuato, nei confronti della stessa Ilsap, alcune consulenze del valore complessivo di 660mila euro. L’Europa intanto ha adottato una nuova Direttiva che riguarda i combustibili non fossili. Le nuove norme comunitarie sono state redatte principalmente per garantire punti di rifornimento alternativi in tutta Europa e standard comuni per il loro design e uso. “I carburanti green sono fondamentali per migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, riducono l’impatto del trasporto sull’ambiente e rafforzano la competitività dell’UE”, ha dichiarato Siim Kallas, commissario per i Trasporti nonché vicepresidente della Commissione. Alla luce del fatto che in Europa il 94 per cento dei trasporti si basa sul petrolio e che l’84 per cento di quest’ultimo viene importato, si stima che la graduale sostituzione del petrolio e la decarbonizzazione dei trasporti possa generare un’economia da 4,2 miliardi di euro all’anno entro il 2020 e da 9,3 entro il 2030.

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