L’Expo si avvicina, a Chiasso si inventano il treno-albergo: ecco come sarà

L’Expo 2015 a Milano sta stimolando le iniziative più diverse. In Svizzera, per esempio, il sindaco di Chiasso, un paese sul confine con l’Italia, ha avviato un progetto di treno-albergo. In pratica, verrà realizzata una struttura su dei finti binari in grado di ospitare una serie di vagoni letto per una sorta di hotel, mentre su un altro binario verrà realizzato un museo dei trasporti. Si potrà insomma dormire in treno in un contesto di stazione e di ferrovia veri e propri. La zona individuata per la realizzazione del progetto è il parcheggio di via Manzoni, su un’area che fa parte del sedime delle ferrovie, a poca distanza dalla stazione e dal centro di Chiasso.

“Ffs ha deciso di donare al Comune di Chiasso quattro carrozze che saranno adibite a reception, area relax e ristoro e spazi espositivi”, ha precisato Nadia Fontana-Lupi, direttrice di Mendrisiotto Turismo. “Per quanto riguarda l’albergo vero e proprio, invece, affitteremo sei carrozze dalle Ferrovie austriache. Ciascuna di queste carrozze ha nove scompartimenti ognuno da quattro-sei posti, per un totale massimo di 324 letti. Il numero esatto, poi, dipenderà dal tipo di sistemazione che decideremo di offrire. Il progetto prevede una tensostruttura che evocherà le vere pensiline delle stazioni, oltre a bagni e docce”. I lavori di allestimento dovrebbero partire all’inizio del 2015 ed essere completati entro marzo, in modo che il treno-albergo sia disponibile da maggio, per l’avvio di Expo 2015. E dopo la notte sul treno-albergo si potrà scegliere di viaggiare per la Svizzera e percorrere per esempio la tratta ferroviaria del Gottardo con dei treni storici, sotto la megagalleria Alptransit (l’inaugurazione è prevista proprio nel 2015), oppure viaggiare con i convogli ad alta velocità. L’idea del treno-albergo nasce dalla considerazione che in vista di Expo 2015 potrebbero mancare posti letto negli alberghi a ridosso di Milano. Gli svizzeri stanno lavorando al progetto da tre anni e hanno già trovato i fondi necessari.

Credits: Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio

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