L’Expo si avvicina, a Chiasso si inventano il treno-albergo: ecco come sarà

L’Expo 2015 a Milano sta stimolando le iniziative più diverse. In Svizzera, per esempio, il sindaco di Chiasso, un paese sul confine con l’Italia, ha avviato un progetto di treno-albergo. In pratica, verrà realizzata una struttura su dei finti binari in grado di ospitare una serie di vagoni letto per una sorta di hotel, mentre su un altro binario verrà realizzato un museo dei trasporti. Si potrà insomma dormire in treno in un contesto di stazione e di ferrovia veri e propri. La zona individuata per la realizzazione del progetto è il parcheggio di via Manzoni, su un’area che fa parte del sedime delle ferrovie, a poca distanza dalla stazione e dal centro di Chiasso. Continua a leggere

“Trasporto eccezionale” per la Svizzera, nell’auto 200mila euro

Un trasporto eccezionale è finito giovedì nel mirino di chi controlla le dogane, non tanto per le dimensioni del carico, ma per il suo valore. I finanzieri e il personale della dogana di Ponte Chiasso, in provincia di Como, probabilmente la principale porta italiana verso la Svizzera (per via della presenza dell’autostrada A9 Milano – Chiasso) hanno fermato un’auto condotta da un italiano diretto proprio in Canton Ticino. L’uomo aveva in tasca ben 200mila euro in contanti. Continua a leggere

Svizzera, ai controlli doganali irregolare un camion su cinque

Un camion su cinque, di quelli controllati dalla dogana svizzera, presenta irregolarità. Questo il bilancio delle dogane commerciali elvetiche, che continuano a fare ottimi affari. Sono state 3,3 milioni le pratiche evase nel corso del 2010. Elevati di conseguenza gli introiti, ben 828 milioni di franchi (637 milioni di euro con il cambio attuale), con un incremento del 5 per cento rispetto al 2009. Continua a leggere

Il Consiglio federale boccia la fase rossa, via libera ai Tir in Svizzera

Niente “fase rossa” tra Chiasso e Lugano. Non ci sarà quindi il divieto di transito ai Tir sull’autostrada del Canton Ticino in direzione Nord dalle 6.30 alle 9 e nella direzione opposta dalle 17 alle 20. Il Consiglio di Stato aveva già “congelato” la fase rossa in attesa della decisione del Consiglio federale, che ha definitivamente stroncato il provvedimento. Si chiude così una vicenda iniziata lo scorso 9 novembre quando a larga maggioranza (69 deputati sui 70 presenti) il Gran Consiglio ticinese aveva chiesto all’Ustra (una sorta di Anas rossocrociato) l’attuazione della fase rossa. Una proposta che aveva messo in allarme l’intero mondo dell’autotrasporto italiano. Continua a leggere

Svizzera, dopo dieci anni la tassa
sui camion è ancora indigesta

Sono passati dieci anni dall’introduzione in Svizzera della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (meglio nota con la sigla TTPCP), ma i risultati sperati, ossia la riduzione del traffico su gomma a favore di quello su rotaia, non ci sono stati. Una vera doccia gelata per la Svizzera, che ha investito e sta investendo milioni e milioni di franchi per la cosiddetta AlpTransit, ovvero l’attraversamento delle Alpi su rotaia, con l’ambizione di eliminare tutti i camion in transito dal Sud al Nord dell’Europa. Continua a leggere

In arrivo infrastrutture utili
per la Lombardia e il resto d’Italia

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Gli stanziamenti confermati dal Cipe in materia di infrastrutture sono fondamentali, come conferma  l’assessore regionale Raffaele Cattaneo. Sono state inserite opere ferroviarie e stradali come l’interconnessione del San Gottardo (Gronda Est Seregno-Bergamo e quadruplicamento della Milano-Chiasso) e le cosiddette tre sorelle, spiega Cattaneo – infrastrutture stradali su cui da anni stiamo puntando per dare nuovo slancio alla competitività del nostro territorio: Tem, Brebemi e Pedemontana, per le quali stanno procedendo i lavori secondo i rispettivi programmi.

Il divieto ai Tir in Canton Ticino
arriva sul tavolo di Matteoli

È arrivata sul tavolo del ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, nella forma dell’interrogazione urgente a risposta scritta il caso della “fascia rossa”, ossia del divieto di transito ai Tir sull’autostrada del Canton Ticino tra Chiasso e Lugano (dalle 6.30 alle 9) e nella direzione opposta (dalle 17 alle 20). La proposta è stata votata lo scorso 9 novembre a larga maggioranza dal Gran Consiglio del Canton Ticino. E ora è al vaglio del governo federale elvetico e in particolare dell’Ustra (una sorta di Anas rossocrociato, gestisce infatti le strade nazionali svizzere). Continua a leggere

Prime nevicate al Nord, fioccano
multe per chi non ha le catene

Come ampiamente annunciato dai meteorologi da alcuni giorni e dalla Protezione civile che aveva diramato lo stato di allerta, tra ieri notte e questa mattina è caduta la prima neve dell’autunno nel Nord Italia, anche in pianura. A Milano i fiocchi hanno parzialmente imbiancato alcune zone del capoluogo lombardo, soprattutto in periferia. Precipitazioni non intense, comunque, che si sono attenuate con il passare delle ore fino a cessare attorno a mezzogiorno. La bianca coltre non ha “attaccato” sulle strade, rimaste scorrevoli in tutte le regioni settentrionali, fatta eccezione per alcune frazioni montane (per lo più sopra i 1.000 metri). Continua a leggere

Blocco dei Tir in Canton Ticino, Giorgio Colato: “Sono sbalordito”

Autotrasporto e traffico per la Svizzera verso un vero e proprio blackout. Come preannunciato dal nostro blog “Stradafacendo” a breve entrerà in vigore oltreconfine un ulteriore e ancor più stringente limite alla circolazione dei Tir. La misura, già approvata dal Gran Consiglio ticinese, è ora in attesa di essere confermata dal governo federale. I mezzi pesanti non potranno più circolare in autostrada direzione Nord, dalle 6.30 alle 9, tra il valico di Brogeda e lo svincolo di Lugano Nord, e in direzione Sud, dalle 17 alle 20 dal dosso di Taverne ai valichi commerciali. Uno stop che si aggiunge all’analogo divieto già in vigore dalle 22 alle 5 del mattino sulle autostrade di tutta la Svizzera. Continua a leggere

Il Ticino vuole bloccare i Tir anche
dalle 6.30 alle 9 e dalle 17 alle 20

La Svizzera è la via più breve per il Centro e il Nord Europa, ma con l’autotrasporto continua ad avere un rapporto conflittuale. Se da una parte pare ben contenta di intascare i proventi dell’attività doganale per il passaggio delle merci oltre che alla vignetta annuale che chi percorre l’autostrada deve pagare obbligatoriamente, dall’altra non vuole avere troppi “bisonti della strada” sul proprio territorio perché sono mezzi che inquinano. Ora il Gran Consiglio ticinese ha deciso di introdurre la cosiddetta “fase rossa” sull’autostrada A2. Stop ai mezzi pesanti, che non potrebbero circolare, in direzione nord, dalle 6.30 alle 9 nel tratto dal valico di Brogeda fino a Lugano nord, e in direzione sud, dalle 17 alle 20 da Taverne ai valichi. Oggi in Svizzera vige già il divieto di circolazione per i Tir dalle 22 alle 5. Il nuovo divieto potrebbe incidere notevolmente sul traffico nel Comasco, ma non solo. Continua a leggere

Dai 110 ai 60 all’ora in pochi metri,
tolti i limiti assurdi sull’Autolaghi

La questione era approdata nei giorni scorsi anche su Stradafacendo (clicca qui per leggere l’articolo). Limiti di velocità assurdi e addirittura pericolosi sull’autostrada dei Laghi, la A9 Milano-Chiasso, da mesi teatro del cantiere per la realizzazione della terza corsia di marcia tra Lainate e Como. In circa duecento metri era chiesto di scendere dai 110 all’ora ai 60 con tanto di autovelox. La questione è stata oggetto anche di una campagna di sensibilizzazione da parte del quotidiano il “Corriere di Como” e dell’emittente locale Etv. Continua a leggere

Lecco-Milano, i pendolari contestano orari e manutenzione

“L’unica nota positiva è un miglioramento della puntualità e della pulizia dei treni, ma…”. Non sono soddisfatti i pendolari della tratta Lecco-Milano dopo la riunione svoltasi nella sede della Regione Lombardia. Il comitato, infatti, riporta all’attenzione alcuni temi cari ai pendolari. A cominciare dagli orari: “Ancora una volta dobbiamo constatare il basso livello di attenzione da parte della Regione per quanto riguarda le ormai annose richieste di modifica all’orario chieste dai pendolari, anche con una petizione siglata da 600 passeggeri”, spiega il Comitato pendolari in una nota. Continua a leggere

Merci ai raggi X: in Svizzera c’è
il “body scanner” anche per i Tir

Un “body scanner” anche per i Tir. Costa tre milioni di euro e in tutta la Svizzera ne esistono quattro, uno dei quali si trova alla dogana commerciale di Chiasso. L’avveniristico macchinario rappresenta uno dei fiori all’occhiello utilizzati quotidianamente dai doganieri svizzeri nelle operazioni di controllo dei mezzi in transito. Così si vuole dichiarare guerra al contrabbando delle merci. “Ogni giorno, in otto ore di attività, passano sotto lo scanner mediamente 50 mezzi pesanti – si legge sul “Corriere di Como. I tir vengono indirizzati nell’area dove si trova questo meccanismo dopo attente valutazioni”. Si analizzano i documenti di viaggio. E in base alla provenienza, al tragitto da compiere, alle merci dichiarate e considerando ulteriori criteri prestabiliti dalle guardie di confine si decide se sottoporre o meno il mezzo a una vera e propria radiografia. Continua a leggere

Troppo smog, sulle autostrade svizzere il limite scende a 80 km/h

Clamorosa decisione del Dipartimento del territorio svizzero che, per fronteggiare lo smog, ha deciso di abbassare il limite di velocità da 120 a 80 km orari e di vietare il sorpasso ai mezzi pesanti. Tra l’altro, per viaggiare sulle autostrade svizzere è necessario pagare una “vignetta” annuale, così come avviene per esempio in Austria. Il provvedimento è stato preso anche sulla base delle previsioni di MeteoSvizzera, secondo cui le condizioni meteorologiche nei prossimi giorni non varieranno. Il Dipartimento del territorio ha quindi stabilito l’introduzione della limitazione di velocità a 80 km/h sulla tratta autostradale A2, Chiasso-Ponte Diga di Melide e il divieto di sorpasso sulle autostrade e semiautostrade per i veicoli pesanti.  Continua a leggere

Svizzera, gli ecologisti contro
i megatrucks: “Strade non adatte”

Le associazioni ecologiste svizzere sono sul piede di guerra. Nel mirino c’è l’eventuale autorizzazione alla circolazione dei camion di 60 tonnellate sulle strade della Confederazione Elvetica. Gli ecologisti “vogliono intervenire a livello politico per impedire l’accesso dei mega-Tir sulla rete stradale nazionale”, si legge sull’agenzia Ats. “In conferenze stampa parallele tenute a Basilea e a Chiasso, rappresentanti dell’Associazione traffico e ambiente (Ata) e dell’Iniziativa delle Alpi hanno indicato che atti parlamentari sulla questione sono stati presentati in 15 cantoni, in particolare quelli lungo l’asse autostradale Nord-Sud”.  Continua a leggere