Calano i prezzi di box e posti auto. Gli sconti più alti a Bologna e Roma

Sarà una diretta conseguenza della crisi, della stagnazione del mercato dell’auto e della criminalizzazione dell’amata quattro ruote fatta dagli ambientalisti? Di fatto, secondo uno studio della società Tecnocasa, nel primo semestre del 2012 le quotazioni dei box e dei posti auto hanno evidenziato rispettivamente un calo del 3,8 e del 5,4 per cento. Nelle grandi città i prezzi dei box sono diminuiti del 3,8 per cento mentre quelli dei posti auto del 5,9 per cento. I valori più alti si registrano sempre nelle zone centrali dove comunque l’offerta di box non è elevata. 

La motivazione principale che spinge all’acquisto del box o del posto auto è l’uso per la propria macchina. Infatti uno tra gli elementi presi in considerazione da chi cerca l’abitazione per uso diretto è anche la presenza del box soprattutto in zone molto trafficate. Ci sono anche coloro che acquistano il box come investimento da mettere a reddito, ma rappresentano la minoranza. Dai dati raccolti dagli affiliati Tecnocasa sul totale delle operazioni che riguardano un box il 57,6 per cento lo acquista e il 42,4 per cento opta per la locazione. Nella prima parte del 2012 il rendimento dei box nelle grandi città è stato del 5 per cento annuo lordo. Chi vuole investire in questo segmento immobiliare deve valutare bene la zona, prediligendo quelle con scarsa possibilità di parcheggio. Sarebbe inoltre opportuno informarsi sull’esistenza di interventi edilizi di nuova costruzione che hanno in dotazione il box oppure di progetti relativi esclusivamente alla nascita di box e posti auto. Per quanto riguarda le singole città gli “sconti” maggiori su box e posti auto sono a Bologna (-5,7 e -8,4 per cento), seguita da Roma (-7 e -8,3 per cento) e da Firenze. Prezzi più stabili a Napoli, Genova, Milano e Torino.

Credits: Tecnocasa

Una risposta a “Calano i prezzi di box e posti auto. Gli sconti più alti a Bologna e Roma

  1. Calano i prezzi di box e auto, ma così come perle case, i negozi, gli uffici dovranno calare ancora un bel po’ prima che torniamo ad acquistare. Quello immobiliare è un mercato drogato, gonfiato all’inverosimile negli ultimi anni prima della crisi. E’ questa la verità!!!!!!

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