Catene da neve veloci da montare? Il record è di nove secondi a gomma

Sono più economiche delle gomme termiche e più efficaci quando nevica molto, ma le catene da neve, da sempre, sono anche una terribile condanna per chi deve montarle sulla propria auto. Eppure possono bastare nove secondi per gomma, se la catena è quella “giusta”. “Lo ha dimostrato”, e pubblicato sul portale avvenire.it, “la divisione italiana del marchio svedese Thule, organizzando un test davvero singolare, al palazzetto del ghiaccio di Lecco, davanti ai giudici del Guinness World Record. Incredibile ma vero, dodici persone hanno montato su 24 Citroen C4 Aircross ben 81 catene da neve Thule Easy-fit in appena 1 minuto”. Continua a leggere

L’allarme neve ha fermato inutilmente migliaia di tir. Ora il Governo paghi i danni

Un’azione legale contro chi, agendo irragionevolmente, ha ordinato il divieto di viaggiare a migliaia di tir in 11 regioni italiane, in previsione di nevicate che in alcuni casi non hanno superato i pochi centimetri di spessore. A promuovere l’azione legale è il presidente di Fai Conftrasporto Paolo Uggè che, in un comunicato stampa, conferma di “aver dato mandato ai legali della federazione per procedere con le azioni più opportune contro l’irragionevole provvedimento generale che ha prodotto la sospensione dell’attività di molte imprese, determinando danni economici. La confusa gestione della discriminante e irragionevole ordinanza, nata da previsioni diramate dalla protezione civile che da tempo erano ormai conosciute, ha reso caotica una situazione già difficile”, sottolinea Paolo Uggè. “Quello che manca sono le motivazioni oggettive che hanno indotto a vietare la circolazione dei mezzi pesanti e non di altri automezzi che percorrono le strade.  Continua a leggere

Serracchiani: “I camionisti hanno ragione. Non si può fermare l’economia”

“Le preoccupazioni degli autotrasportatori sono fondate, espresse con moderazione e meriterebbero ascolto”. Lo ha affermato Debora Serracchiani commentando il divieto di circolazione dei mezzi pesanti in previsione del maltempo. “Un problema”, ha detto l’europarlamentare del Pd, “che riguarda il Paese e che va ben oltre l’autotrasporto”. “Il nostro Paese non può continuare a farsi mettere in ginocchio”, prosegue Debora Serracchiani, “da una spruzzata di neve e tanto più di neve non ancora caduta”.  Continua a leggere

“Allarme neve dato in ritardo, il Governo permetta ai camionisti di rientrare”

“Ho chiesto al ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, e a quello dello Sviluppo economico, Corrado Passera, di prevedere alcune deroghe per i trasporti di merci deperibili e di prima necessità effettuate con automezzi dotati di catene o gomme da neve.  La decisione si rende necessaria per venire incontro alle esigenze, innanzitutto di migliaia di uomini e secondariamente di moltissime imprese  coinvolte loro malgrado in  una decisione assunta senza aver effettuato la doverosa informazione nei confronti degli interessati”. È questa la richiesta avanzata al governo dal presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, in seguito all’ordinanza che domenica sera ha vietato, a partire dalle 22 e per 24 ore, il transito ai Tir in 11 regioni “per un allarme neve”, sottolinea Paolo Uggè, “risultato, in moltissimi casi, esagerato se non assolutamente privo di fondamento.  Continua a leggere

Tir bloccati dall’allarme neve, camionisti infuriati: “Una follia. Chi paga i danni?”

Follia, incapacità, richiesta di risarcimento danni. Sono alcuni dei concetti che emergono a voce alta dalla pioggia (ma sarebbe meglio dire dalla nevicata…) di commenti che gli autotrasportatori, infuriati, hanno inviato e continuano a inviare a Stradafacendo dopo la decisione di fermare i Tir (clicca qui) per la neve con un preavviso di pochissime ore. Una mossa che ha creato notevoli disagi e perdite economiche alle aziende d’autotrasporto. “Tir vietati per neve? E lo dicono solo ora?”, scriveva Lino domenica sera. “Ma questi sono folli: ci sono imprenditori che hanno fatto partire decine di mezzi. Gente che stanotte o domani rischia di essere fermata dalle pattuglie e costretta a stare all’addiaccio al gelo per colpa di burocrati incapaci”. C’è anche chi, come Andrea, racconta che lunedì mattina lui e i suoi autisti si sono alzati alle 4, hanno caricato i mezzi e sono  partiti per essere informati, alle 5.30 del blocco. “Premetto che di neve non se ne è vista neanche un fiocco. Morale della favola, alle 6 ci siamo girati e siamo rientrati. È una vergogna, chi ci paga oggi?”, chiede Andrea.  Continua a leggere