Facevano il pieno scontato a Livigno, nei guai 56 aziende di autotrasporto

Sono in pochi ormai a non sapere che a Livigno, in provincia di Sondrio, grazie a una legge risalente al 1910 consente al comune (in virtù del suo status di zona extradoganale ) di non pagare alcune imposte. E così non si paga l’Iva su quasi tutti i beni e le accise sulla benzina, con un risparmio di circa 65 centesimi al litro per la benzina senza piombo e poco meno per il gasolio. Un beneficio dovuto all’isolamento del paesino, ma che fa evidentemente gola ai “contrabbandieri” o “spalloni” dei carburanti. La Guardia di Finanza di Sondrio ha scoperto qualcosa come un milione di litri di gasolio sottratti all’imposizione doganale. Il traffico veniva messo in atto da 56 aziende di autotrasporto operanti tra Lombardia e Piemonte che al rientro dalla zona extra-doganale di Livigno omettevano di fare la dichiarazione all’ingresso del territorio doganale italiano. Il sistema di evasione è stato scoperto dai finanzieri al Passo del Foscagno. Su diversi camion, inoltre erano stati istallati illecitamente dei serbatoi di carburante supplementari. In questo modo ogni mezzo era in grado di aumentare notevolmente la capacità di carico di gasolio del mezzo. L’evasione delle imposte ammonta secondo una prima stima a 676mila euro.

 

12 risposte a “Facevano il pieno scontato a Livigno, nei guai 56 aziende di autotrasporto

  1. W l’Italia!!! Risparmiano sul gasolio, frodando lo Stato, per far risparmiare i loro clienti sul prezzo del trasporto. Ma quanto sono generosi…

  2. Quando la Gdf lavora ottiene ottimi risultati. Speriamo che sia così anche per le nuove incombenze che il decreto sulle sanzioni dell’83 bis ha loro conferito. Perchè non invitare anche loro a un corso come quello organizzato con la Polstrada?

  3. Mi chiedo il perché esiste ancora una zona franca istituita nel 1910 perché la il territorio era povero e ora che anche chi vive in quella zona inizia a pagare le tasse come tutti noi…

  4. Sarebbe il caso di controllare anche i colleghi friulani che fanno gasolio in Slovenia e abbassano i prezzi sui viaggi…

  5. Hanno scoperto l’acqua calda, complimenti! Da sempre gli autotrasportatori fanno gasolio a Livigno, da sempre la GDF ne è al corrente, intervengono adesso!? Il tutto mi lascia molto perplessi. La zona franca din Livigno prevede che le agevolazioni le abbiano i residenti e i frontalieri
    limitrofi.Qualcuno si è mai chiesto quanto gasolio e altro consumano i residenti/frontalieri procapite!!!!!! Penso che dovrebbero aver bevuto qualche milione di litri a testa, e cosi anche per tutto il restoda una statistica sembra che i livigninesi abbiano comprato nel 2011 ben 177 telecamere a testa!!!

  6. Bravo Pulcignolo! E’ il principio della Zona Franca sbagliato…. se solo per i forntalieri, perchè permettevano il passaggio ai mezzi commerciali pesanti provenienti da altre fasce territoriali senza avvisare della possibilità di incorrere nell’ illecito. I serbatoi non si possono nascondere alla certamente alla vista dei controlli.Perchè allora non contestarne immediatamente l’eccedenza e subito chiedere il dovuto? Il trasportatore ci avrebbe pensato bene prima di tornare nuovamente e incorrere in ulteriori guai! Dal 1910 a oggi quanta strada e quanta evasione. Non solo da parte della categoria del trasporto, che essendo servizio, è in questi momenti penalizzata da tutto il sistema produttivo in crisi. Non c’è lavoro e non ci sono “sghei”!!!!

  7. Complimenti alla Guardia di Finanza, dopo anni che questa importazione illegale si verifica in tutte le zone di confine, scoprono che gli autotrasportatori fanno il pieno senza rispettare le disposizioni dei regolamenti comunitari. Attendiamo di conoscere i risultati che si otterranno in altre zone di ingresso del Paese in cui questa azione verrà ripetuta. In caso contrario ci rivolgeremo alla Magistratura per verificare se sussistano omissioni di atti d’ufficio. Non possono essere soli i trasportatori valtellinesi ad essere capro espriatorio di una situazione di diffusa violazione di normative comunitarie. Se la regola è in vigore deve valere per tutti, e se ne comprendono bene le ragioni. Evasioni di imposte e mancati introiti per l’erario. Stiamo approfondendo con i nostri legali ma voglio subito dire agli amici valtellinesi dell’associazione che il tema è delicato e che deve essere affrontato con grande conoscenza. Attenzione a generare aspettative che poi rischiano di andare deluse. La norma europea, e sentenze ne danno conferma, è molto severa e purtroppo per chi ne è rimasto coinvolto molto chiara. Invito alla prudenza e a contattare gli uffici della federazione. Ma questo deve essere un segnale per tutti coloro che provenienti dall’estero operano nel medesimo modo.

  8. Ma, come siete patetici!!! Nessuno che scrive la inettitudine/arroganza di chi consente quanto sotto riportato. E’ stato calcolato che il 70 per cento del costo di un litro di benzina verde è costituito da accise ed imposte alcune delle quali risultano davvero sconcertanti e vergognose, come ad esempio: 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935; 14 lire per la crisi di Suez del 1956; 10 lire per il disastro del Vajont del 1963; 10 lire per l’alluvione di Firenze del 1966; 10 lire per il terremoto del Belice del 1968; 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976; 75 lire per il terremoto dell’Irpinia del 1980; 205 lire per la missione in Libano del 1983; 22 lire per la missione in Bosnia del 1996; 0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004.Il tutto per un totale di 486 lire, cioè 0,25 euro! Il buon senso vorrebbe che al cessare della causa che determina una tassa, dovrebbe cessare la tassa stessa. In Italia invece non è così. Anzi, su queste accise che in sostanza sono tasse, viene applicata anche l’Iva, cioè una tassa sulla tassa!!!Pertanto, vien da pensare che da legge universale da causa si determina effetto. Capito, miei sudditi eunuchi!!!

  9. Perché invece di parlare dell’accisa sui carburanti i nostri ministri non si demezzono lo stipendio con tutti i privilegi che hanno. Un povero pensionato deve vivere con 700 euro al mese mentre loro fanno i nababbi e quando vanno in pensione come me acchiappano un sacco di soldi. Secondo voi è una cosa giusta? Lascio a voi il commento

  10. Facevano bene! Scusate, hanno torto le aziende che prendevano il gasolio senza Iva e ha ragione lo Stato di rapinarci? Dai smettiamola di fare il perbenismo!Hanno fatto bene e peccato che li hanno presi! Solidale con le aziende!!!!!!!!!

  11. Ma quelli che non comunicavano il rifornimento a Livigno in Italia e si facevano le fatture fasulle per recuperare l’Iva quanti sono…..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *