Con i maxi tir diminuiranno i camion sulle strade? Tutte bugie, creeranno solo danni…

Premessa:  nessuno vuole sollevare anche per il settore dei trasporti terrestri la questione del complotto che le economie del nord Europa attuano nei nostri confronti in campo finanziario. Chiarito questo, appare comunque evidente che ciò che si sta prefigurando, se dovesse realmente essere attuato, porterà alla marginalizzazione definitiva delle imprese nazionali di trasporto e a un’ulteriore perdita di competitività.. 

Cosa si sta prefigurando? È presto detto: Germania, Olanda e Gran Bretagna, dopo Danimarca e Norvegia, hanno autorizzato la messa in circolazione dei maxi tir lunghi 25 metri e con una portata pari a 44 tonnellate, con il dichiarato obiettivo di ridurre il numero di veicoli sulle strade e quindi l’inquinamento. Balle! In realtà i veicoli in circolazione aumenteranno: il trasporto “tutto strada” è infatti  più competitivo rispetto a modalità di trasporto meno flessibili (treno e mare) e con l’aumento della merce caricata su un tir  diminuirà l’incidenza del costo del trasporto per unità di prodotto. Le ferrovie, già in caduta libera, ridurranno ancor di più la loro quota di mercato e la congestione sulle strade aumenterà. L’impatto di tali decisioni sulla permanenza delle imprese italiane in quei Paesi sarà devastante, considerato che la possibilità di utilizzare i maxi tir  è data solo alle imprese con sede in quelle nazioni, escludendo anche i traffici internazionali che continueranno a non poter superare i pesi consentiti, cioè quelli attuali, 40 tonnellate a pieno carico. Con il 10 per cento di maggior portata e con maggior capacità di carico ci sarà la messa fuori mercato per tutte le imprese che oggi operano nel rispetto dei pesi legali europei; a trarne i benefici saranno ovviamente gli operatori di quei Paesi. È pur vero che si tratta di una fase sperimentale, ma appare evidente (basta osservare quelli che sono i partecipanti all’esperimento) che l’iniziativa è propedeutica a una prossima decisione comunitaria che estenderà a tutta l’Europa tali regole. La gran parte delle imprese italiane o apriranno sedi all’estero, acquistando i nuovi maxi veicoli, oppure non potranno competere. E se anche tale normativa verrà estesa all’Italia, è possibile immaginare che sulle nostre strade, ricche di rotonde, possano circolare i maxi tir? E con l’attraversamento dei tunnel alpini cosa succederà? È certamente questo un problema in più che il nuovo ministro dei Trasporti dovrà affrontare in tempi brevi.  Perché, senza ipotizzare alcun complotto ma solo analizzando i fatti, appare evidente che questo  produrrà  la progressiva emarginazione dell’Italia. La logistica e il trasporto sono strategici  per la conquista dei mercati. Speriamo questo sia ben compreso.

 Paolo Uggé

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