Settecento pecore trasportate in piazza Duomo a Milano per fare le “attrici”

È stato un trasporto davvero speciale quello effettuato sabato 1 ottobre di prima mattina dall’azienda Autotrasporti Stucchi di Mornico al Serio, in provincia di Bergamo. Due autotreni dell’impresa bergamasca hanno infatti trasportato 700 pecore su un set cinematografico allestito nel cuore di Milano, in piazza Duomo. Qui, a partire dalle 8 del mattino, il gregge è stato infatti  chiamato a “recitare” l’ultima scena del film “L’Ultimo pastore”, pellicola che racconta la vita di Renato Zucchelli, 47 anni, ultimo pastore nomade rimasto a Milano.

Sotto gli sguardi decisamente incuriositi dei milanesi (moltissimi bambini) ma anche di diversi turisti, le 700 pecore (nella foto) sono state riprese, insieme al protagonista, dalla troupe cinematografica guidata dal regista Marco Bonfanti, già autore del cortometraggio “Le Parole di Stockhausen” e di un’altra piccola produzione, “Ordalia” , selezionata in oltre 50 festival internazionali e vincitrice di dieci premi. Prodotto da Franco Bocca Gelsi, Anna Godano e Paolo Pelizza, il film ha potuto contare, per le riprese in piazza Duomo, della preziosissima collaborazione della Fondazione Lombardia Film Commission, il cui presidente, Alberto Contri, ha sottolineato come ” da due anni a questa parte Milano e la Lombardia stiano riacquisendo il posto che meritano nel cuore dei produttori e dei registi”. E questo grazie anche a Fondazione Lombardia Film Commission che si pone come interfaccia con i diversi uffici comunali  per assistere i produttori nell’ottenere i permessi e ottimizzare il lavoro, come accaduto in passato anche per le riprese dell’esplosione alla Banca dell’Agricoltura per il film sulla strage di Piazza Fontana”. Soddisfatto anche Marco Stucchi che ora può vantare nel già lunghissimo palmares di trasporti speciali di animali anche un … trasporto da premio Oscar.

2 risposte a “Settecento pecore trasportate in piazza Duomo a Milano per fare le “attrici”

  1. Ho letto che il progetto è stato finanziato anche da Coop, Unes e Sorgenia. Visto che il cinema e il mondo della cultura rischiano di non sopravvivere a causa dei tagli dello Stato, mi sembra veramente un bel modo di investire i soldi!

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