L’anno nero del mercato: meno di due milioni di auto immatricolate

Mercato dell’auto sempre più nel baratro dopo lo stop agli incentivi governativi. Saranno appena 1,9 milioni le immatricolazioni in Italia alla fine dell’anno. È questa la previsione dell’Anfia (Associazione nazionale fra industrie automobilistiche), annunciata dal presidente dell’associazione dei costruttori di auto, Eugenio Razelli, nel corso dell’assemblea annuale. Questa stima si confronta con una media annuale degli ultimi 10 anni pari a 2,25 milioni, anticipando un calo del mercato in Italia del 15,5 per cento quest’anno. Le principali vittime saranno l’intera filiera automotive e il sistema mobilità, rischiando di compromettere il passaggio verso un parco circolante sempre più ecologico.
La contrazione ha toccato naturalmente anche il Gruppo Fiat, che pur mantiene la sua quota di mercato a livello percentuale. Sempre in merito a Fiat l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha confermato che l’accordo di integrazione tra le due case automobilistiche procede senza intoppi. ”Il lavoro di integrazione tra Fiat e Chrysler sta procedendo a passo spedito. Ci consentirà di arrivare nel 2014 a 6 milioni di vetture prodotte l’anno”.
Nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Anfia, Marchionne spiega che ”i benefici dell’alleanza includono l’opportunità anche di sfruttare presenze geografiche per entrare in alcuni mercati. Per Fiat significa rientrare nel mercato degli Stati Uniti. La 500 infatti nel 2011 tornerà nel mercato dopo un’assenza di 25 anni”.
Grazie all’alleanza tra le due aziende – precisa l’ad del Lingotto – ”in 5 anni prevediamo di realizzare 34 nuovi modelli e 17 aggiornamenti di modelli preesistenti”.

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