La contrazione ha toccato naturalmente anche il Gruppo Fiat, che pur mantiene la sua quota di mercato a livello percentuale. Sempre in merito a Fiat l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha confermato che l’accordo di integrazione tra le due case automobilistiche procede senza intoppi. ”Il lavoro di integrazione tra Fiat e Chrysler sta procedendo a passo spedito. Ci consentirà di arrivare nel 2014 a 6 milioni di vetture prodotte l’anno”.
Nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Anfia, Marchionne spiega che ”i benefici dell’alleanza includono l’opportunità anche di sfruttare presenze geografiche per entrare in alcuni mercati. Per Fiat significa rientrare nel mercato degli Stati Uniti. La 500 infatti nel 2011 tornerà nel mercato dopo un’assenza di 25 anni”.
Grazie all’alleanza tra le due aziende – precisa l’ad del Lingotto – ”in 5 anni prevediamo di realizzare 34 nuovi modelli e 17 aggiornamenti di modelli preesistenti”.