Air France, perdita record
e accuse sulla sicurezza dei voli

Una perdita netta di 1,55 miliardi di euro. L’esercizio fiscale 2009/2010 di Air France-Klm è stato chiuso con il peggior risultato dalla fusione del 2005 tra la compagnia aerea francese e quella olandese. Un vero e proprio “annus horribilis”, come l’ha definito il direttore generale di Air France-Klm, Pierre-Henry Gourgeon. “La crisi economica mondiale ha profondamente colpito la nostra industria a un livello inatteso”, ha detto Gourgeon ricordando che “il gruppo ha dovuto far fronte alla tragedia dell’incidente aereo del volo Rio-Parigi del primo giugno 2009”. In casa Air France piove sul bagnato, visto che proprio nel giorno dell’annuncio della perdita record è uscito in Francia un libro-shock che attacca la compagnia aerea in materia di sicurezza dei voli. Nel libro La face cachee d’Air Francé (La faccia nascosta di Air Francé), il giornalista di Le Figaro, Fabrice Amedeo, accusa l’Air France di avere “delle statistiche sulla sicurezza proprie di un compagnia di serie B”, con due catastrofi gravi in un decennio, quella del volo Rio-Parigi e quella del Concorde, precipitato il 25 luglio 2000, poco dopo il decollo dall’aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle, causando la morte di 113 persone.
Secondo Amedeo, “il problema di fondo non è tecnico, ma culturale. Il management sociale praticato per un decennio ed un certo lassismo sono in parte responsabili”.
Immediata la reazione di Air France: “La sicurezza della compagnia”, ha affermato in un comunicato, “risponde agli standard più esigenti dell’industria aereonautica internazionale. Rispetta e si conforma a tutti i regolamenti nazionali e internazionali in vigore”.

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