Automezzi da 60 tonnellate,
dalla Svizzera arriva un altro no

Da diversi anni si discute di introdurre i “mega-camion” o “super-trucks” in Europa. Questi articolati hanno un peso maggiore (60 tonnellate invece delle attuali 40), ma anche una lunghezza e altezza più alte. Si vuole passare dai 2,55 metri di larghezza, 18,75 di lunghezza e 4 di altezza a 2,60 di larghezza, 26 di lunghezza e 4,50 di altezza. “Introdurre questi “veicoli” –  si legge sul portale ticinonline.ch -significa prima di tutto eseguire degli interventi molto costosi, specialmente nelle regioni di montagna toccate dall’autostrada (in primis Canton Ticino e Canto Uri), ed effettuare sempre maggiori lavori di manutenzione. Non per niente, tempo fa, era stata lanciata la proposta di aumentare l’altezza del tunnel autostradale del Gottardo di almeno 60 centimetri. Nell’Alto Ticino, c’è il problema dei viadotti, che sono stati costruiti per una certa portata”, sottolineano gli svizzeri.
“Nella confinante Austria”, prosegue l’articolo del portale ticinonline.ch, “i costi per eventuali opere di rinforzamento dei viadotti verrebbero a costare 1 miliardo e mezzo di euro. Senza poi calcolare i costi di manutenzione annuali. Per questo, l’Austria, come l’Italia sono contrarie a questi articolati. L’Unione Europea però, dice che questi super camion dovrebbero ridurre i costi di trasporto del 10-15 per cento, ossia 3 miliardi di euro, ma non pensano che l’inquinamento aumenta, e la sicurezza diminuisce. E pensare che “gli scienziati di Bruxelles”, puntano il dito verso un’Europa con meno inquinamento e più sicurezza”.

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