Brescia, un innovativo car sharing
combatterà l’inquinamento

Smog, traffico, inquinamento. Temi che in questo periodo sono strettamente d’attualità. Tra le diverse iniziative messe in campo contro l’inquinamento generato dal traffico sta destando particolare interesse una soluzione adottata a Brescia: un servizio di car sharing, utilizzabile tramite un abbonamento e con il pagamento dell’utilizzo del veicolo prescelto, calcolato in base al chilometraggio effettuato e al tempo di impiego del veicolo.
Il servizio, presentato ufficialmente nella città della Mille Miglia il 3 febbraio, mette a disposizione degli abbonati ben otto veicoli, differenti per numero di posti e volume di merce trasportabile, parcheggiati in punti ritenuti strategici, che possono essere prenotati anche solo 15 minuti prima dell’effettiva necessità di utilizzo.
In pratica, agli abbonati verrà consegnata una carta magnetica con la quale potrà essere attivata l’auto prescelta. Per accedere al servizio bisogna sottoscrivere un abbonamento annuale di 100 euro, mentre per l’utilizzo del veicolo si pagano 2 euro l’ora di giorno e 1 euro la notte. A queste cifre bisogna poi aggiungere il costo chilometrico di effettivo utilizzo (0,35 euro al chilometro), rilevato tramite un dispositivo Gps. Il pagamento del servizio avviene tramite addebito mensile con fatturazione all’utente abbinato alla carta magnetica utilizzata per attivare il veicolo.
Una soluzione che sembrerebbe essere ideale, non solo per le imprese, ma anche per gli enti pubblici e locali che, oltre ad abbattere eventuali oneri legati all’acquisto e alla manutenzione dei veicoli, sosterrebbero la spesa per la mobilità dei propri addetti in relazione all’effettivo utilizzo dei veicoli. Una modalità di controllo della spesa decisamente interessante e trasparente.
“Questa iniziativa rientra nel piano strategico della mobilità sostenibile che stiamo portando avanti perché è un modo efficace per abbattere le emissioni portate dalla viabilità privata”, ha sottolineato l’assessore al Trasporto del Comune di Brescia, Nicola Orto, che ha presentato il servizio insieme a Letizia Rigato, responsabile di “Muovosviluppo”, consorzio che gestirà il servizio, e all’assessore comunale al Commercio, Maurizio Margaroli.
“Potrebbe essere una valida alternativa all’auto aziendale, ma abbiamo pensato anche ai dipendenti che in questo modo potrebbero risparmiare denaro, dato che il car sharing si basa sul puro utilizzo, eliminando tutti i costi che ci sono intorno alla manutenzione di un’auto privata”, ha concluso Maurizio Margaroli.

6 risposte a “Brescia, un innovativo car sharing
combatterà l’inquinamento

  1. Non penso che il car sharing possa risolvere il problema dell’inquinamento e poi é difficilmente applicabile, sono solo otto veicoli disponibili. Il problema dell’inquinamento non può essere risolto con eventi episodici, ma ci deve essere un progetto di fondo.

  2. Cara Manuela, forse (anzi, sicuramente) il car sharing non potrà risolvere del tutto il problema ma è pur sempre un inizio. Aspettiamo di vedere cosa produrrà. Otto veicoli disponibili sono pochi ma il ” progetto di fondo” quale può essere? E soprattutto, quando sarà realmente possibile?

  3. È per colpa di chi cerca di svuotare un oceano portando via un cucchiaino d’acqua alla volta se questo Paese non riesce mai a risolvere i problemi a monte…

  4. …forse perché l’esperienza ci insegna che è meglio partire da valle? E che i grandi progetti significano solo veder sparire grandissimi quantitativi di soldi di noi cittadini nelle tasche di grandissimi incapaci, truffatori, lestofanti, cialtroni… In una sola parola: politici?

  5. Se si attende solo e unicamente un risultato dal punto di vista del contenimento dell’inquinamento si sbaglia, anche se si abbatte il numero di veicoli in movimento. Non noto infatti l’indicazione se i veicoli siano “verdi”. Vedo questa iniziativa come strumento per il contenimento dei costi per la mobilità. Noto anche il tentativo di introdurre il concetto della riduzione del numero di veicoli che potranno accedere a determinate aree della città, che inevitabilmente porta al concetto di “city logistic”: sistema che sarà il futuro della mobilità cittadina.

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