La Camera approva una risoluzione
per gli pneumatici ricostruiti

L’Italia crede negli pneumatici ricostruiti. Con una risoluzione approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati e con il parere favorevole del Governo, il mondo politico ha infatti messo nero su bianco l’impegno a promuovere l’utilizzo e lo sviluppo di questo tipo di pneumatici. La risoluzione “impegna il Governo ad avviare un’azione di sensibilizzazione nei confronti degli enti pubblici e delle amministrazioni militari allo scopo di assicurare lo scrupoloso rispetto dell’obbligo di legge della riserva del 20 per cento agli pneumatici ricostruiti sui mezzi delle proprie flotte e ad elevare ulteriormente la quota riservata ai ricostruiti almeno al 50 per cento del totale degli pneumatici di ricambio”. La risoluzione approvata all’unanimità della Camera dei Deputati e il parere favorevole del Governo reso dal sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, conferma in pieno il testo presentato lo scorso 15 settembre dall’onorevole Tommaso Foti alla VIII Commissione Ambiente della Camera.
“Con la risoluzione della Camera”, ha dichiarato Foti, “Parlamento e Governo riconoscono ancora una volta le benemerenze ambientali della ricostruzione degli pneumatici. Ricostruire gli pneumatici sostituendo il battistrada in strutture portanti che, sulla base di rigorosi controlli, risultano ancora perfettamente integre significa prolungare il ciclo di vita di un prodotto e ridurre la formazione di rifiuti. Proprio in considerazione della valenza ambientale dei ricostruiti, già nel 2001 il Parlamento italiano ha stabilito con la Finanziaria 2002 (Legge n. 448 del 28 dicembre 2001) l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di riservare ai ricostruiti almeno il 20 per cento degli acquisti di pneumatici di ricambio. Ora si fissa un obiettivo ancora più ambizioso: quello di elevare la quota dei ricostruiti al 50 per cento e ciò costituisce una notizia davvero importante soprattutto per i cittadini e per tutti coloro che hanno a cuore la tutela dell’ambiente”.
Tra l’altro, ha commentato in una nota l’Associazione italiana ricostruttori pneumatici (Airp), in Paesi economicamente molto avanzati, come gli Stati Uniti d’America, la quota degli pneumatici ricostruiti è molto più elevata rispetto all’Italia. La risoluzione approvata ieri all’unanimità dalla Camera dei Deputati, con il parere favorevole del Governo, contribuirà a una maggior diffusione della ricostruzione degli pneumatici anche in Italia, con benefici per l’ambiente e anche per l’economia del Paese. La ricostruzione, inoltre, è un’industria labour-intensive, che richiede un utilizzo significativo di manodopera qualificata e che vede l’industria italiana svolgere un ruolo importante per quanto riguarda il prodotto, le attrezzature ed i macchinari.

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