Transpotec, l’autotrasporto si incontra a Verona. Uggè: “Una grande occasione”

Il Transpotec Logitec 2013 è partito e Verona, fino a domenica, diventa la capitale dell’autotrasporto e della logistica. Una manifestazione unica, per la presenza delle case costruttrici (Daf, Man, Iveco e  Mercedes-Benz) con gli ultimi modelli di truck e di veicoli commerciali, offerte di servizi e numerosi convegni e appuntamenti per gli operatori del settore. Fiera nella fiera il Tracky Village di Fai Service (clicca qui). “Una grande occasione per affrontare i temi del mondo del trasporto da una visuale diversa”, commenta il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, che ricorda come a Verona sia possibile “un contatto diretto tra i diversi protagonisti del variegato mondo del trasporto”.  Continua a leggere



Uggè: “Sulla sicurezza stradale Confetra non può prendere in giro milioni d’italiani”

“Il presidente di Confetra, Fausto Forti, sostiene che i costi minimi della sicurezza nell’autotrasporto merci creano incertezze. È esattamente il contrario: chi li applica è invece certo di essere nel giusto e di rispettare le leggi. La vera incertezza la creano semmai proprio le affermazioni di chi, come il presidente di Confetra, sostiene che la sicurezza è un must ma poi invita di fatto a non rispettare i valori dei costi incomprimibili, così come calcolati dal ministero. O siamo di fronte a un imbarazzante controsenso o, peggio, a un’evidente presa in giro nei confronti di tutti quei milioni di cittadini che invece esigono sicurezza sulle strade”. Ad affermarlo è stato Paolo Uggè, commentando l’intervento che il presidente di Confetra, Fausto Forti, ha fatto al convegno “Legalità concorrenza e sicurezza per l’autotrasporto italiano” che si sta svolgendo a Roma nella sede confederale nell’Auditorium della Tecnica in viale Tupini, organizzato da  Confindustria e Confetra per rilanciare l’attenzione del mondo politico e imprenditoriale sull’importanza e sulla strategicità dell’autotrasporto italiano per la competitività del sistema delle imprese e per la crescita economica del Paese, nel suo complesso. Continua a leggere



Camionisti in affitto dai Paesi dell’Est, la “bomba” che farà “esplodere” le pensioni

Nei primi mesi dell’anno le commissioni competenti e il Parlamento europeo dovrebbero concludere il confronto, avviato il 21 marzo 2012, sulla proposta di revisione della direttiva che consente il distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi. Di cosa si tratta? Agenzie interinali o imprese di Paesi della Comunità possono distaccare del personale presso altre imprese residenti in altri Stati membri dell’Unione europea che, in sostanza, fanno ricorso a personale “preso in affitto”. Ovviamente a “incentivare” simili scelte è la convenienza che deriva dal differente costo del lavoro. La norma prevede infatti che al lavoratore venga riconosciuta solo la  medesima “paga in mano” prevista dal contratto di lavoro relativo alla prestazione, mentre la parte previdenziale e fiscale rimane quella del Paese di provenienza. Un esempio può chiarire ancora meglio: un autista dell’Est viene distaccato in Italia dove intasca, al netto, 2.000 euro al mese, versati  dall’impresa italiana che lo “utilizza” non direttamente a lui ma all’agenzia “distaccante” insieme ai contributi calcolati in quel Paese. Continua a leggere



Costi minimi per la sicurezza, camionisti in affitto: ecco i temi caldi per Unatras

Costi minimi per la sicurezza dell’autotrasporto merci, cabotaggio, distacco transnazionale di “camionisti in affitto” e possibili gravissime conseguenze di questo nuovo fenomeno non solo sull’economia ma anche sui sistemi pensionistici, rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro. Sono questi i temi caldi che sono stati chiamati ad affrontare, non appena insediatisi,  i nuovi vertici di Unatras, l’Unione nazionale delle associazioni di autotrasporto merci,  il cui esecutivo ha rinnovato all’unanimità  i propri vertici. Continua a leggere



Revisioni rinviate dalla Motorizzazione, viaggeranno migliaia di tir pericolosi?

Che esistano uffici pubblici dove non tutti operano con alacrità è purtroppo un’amara realtà. Ma non è così per tutti. È il caso degli uffici della Motorizzazione civile i cui dipendenti sono invece abituati a fare gli straordinari. Lavoro in più che presto si vedranno però costretti a dover cancellare, sospendendo una serie di servizi indispensabili per i cittadini quali le revisioni sui mezzi di trasporto. In particolare la situazione si prospetta drammatica per le imprese di autotrasporto che, senza la revisione, non potranno, per ragioni di sicurezza, mettere in circolazione gli automezzi. Perché tutto questo? Perché  una normativa europea prevede un limite alle prestazioni straordinarie, cancellando, di fatto, sedute esterne per patenti, revisioni o visite ispettive. Obiettivo: ridurre i costi. Continua a leggere



“Autotrasporto e Ferrovie dicano agli italiani come spendono i finanziamenti”

Chiarire, pubblicamente, come vengono utilizzate le risorse finanziarie che lo Stato trasferisce al sistema dei trasporti (e più in generale a ogni attività) non solo è utile, ma anche corretto nei confronti di ogni singolo Italiano. Significa essere trasparenti. E per fare un po’ di trasparenza potremmo cominciare col chiedere che venga spiegato agli italiani come verranno impiegate le risorse (400 milioni di euro) assegnate dallo Stato a Rfi, Rete ferroviaria italiana, per il trasporto di merci su rotaia. Una verifica che chiediamo (alla Corte dei Conti, che è il soggetto più  adeguato, trattandosi di soldi pubblici, per garantire un “servizio universale”) non perché amiamo la polemica con Rfi (anche perché siamo da sempre sostenitori della assoluta necessità di realizzare un sistema di trasporti integrato), ma perché ci piace la trasparenza. Continua a leggere



Uggè: “Alla guida delle Ferrovie di Stato a volte c’è il dottor Jekyll, altre mister Hyde”

“Nell’ingegner Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie di Stato, probabilmente convivono due personalità antitetiche: quella del dottor Jekyll e quella di mister Hyde. A volte l’ingegner Moretti riconosce la necessità che il mondo del trasporto trovi sintonie con quello delle ferrovie e a volte prova a mettere sotto accusa l’Esecutivo di turno utilizzando abilmente l’accusa di finanziare il trasporto su gomma, dimenticando che le ferrovie hanno ricevuto dallo Stato negli ultimi anni migliaia di miliardi. Ciò si ripete puntualmente ogni anno, guarda caso proprio quando si definiscono le risorse da attribuire alle ferrovie”. Continua a leggere



“La chiusura dell’Ilva travolgerà anche le imprese di trasporto, il Governo le aiuti”

La chiusura dell’Ilva di Taranto, l’ultimo grande impianto in Italia per la produzione di acciaio a ciclo integrale, dall’altoforno ai laminati, ai tubi, non significa solo la perdita di lavoro per migliaia di dipendenti, ma anche per migliaia di lavoratori dell’indotto (con un danno complessivo che Federacciai-Confindustria ha quantificato in una cifra oscillante tra 5,7 miliardi e 8,2 miliardi di euro), fra cui moltissime imprese di autotrasporto che ruotano intorno al più grande stabilimento d’Europa. Un ennesimo duro colpo per la categoria che ha spinto il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, a chiedere al Governo “nell’assumere  interventi a sostegno di estendere le scelte che saranno effettuate alle imprese di autotrasporto,  così come già  realizzato in altre simili occasioni”. Continua a leggere



1194 feriti e morti in meno in un anno fra i camionisti grazie ai costi della sicurezza

“Le regole sono le sole condizioni attraverso le quali la sicurezza migliora e le imprese possono operare in un mercato sano: senza regole vince il più forte e le conseguenze sono solo i più deboli a pagarle. E questo vale assolutamente per la sicurezza sulle strade, dove il costo da pagare è terribilmente alto visto che costa vite umane. È per questo che Fai Conftrasporto, e con  essa tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza, devono impedire che possa essere cancellata la legge sui costi minimi per la sicurezza del trasporto merci, una “regola ben precisa che solamente nel 2011 ha permesso di evitare un’autentica strage sulle strade italiane”. Con queste parole, affidate a un comunicato diffuso alla vigilia della nuova udienza del 15 novembre davanti ai giudici del Tar del Lazio per decidere le sorti dei costi incomprimibili per la sicurezza del trasporto merci, fortemente osteggiati da una parte della committenza,  Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto e Pasquale Russo, segretario nazionale di Unatras, hanno voluto ribadire l’assoluta necessità di  “tutelare una legge voluta dal Parlamento italiano e di tutelare, proprio grazie a quella legge, moltissime vite”. Continua a leggere



Costi minimi per la sicurezza del trasporto, il Tar rinvia ancora tutto al 15 novembre

I giudici del Tar del Lazio hanno nuovamente rinviato ogni decisione in merito alla richiesta, avanzata da una parte della committenza, di sospendere  l’applicazione della legge sui costi minimi per la sicurezza nel trasporto delle merci. Ogni decisione (salvo un nuovo, clamoroso rinvio) verrà presa il prossimo 15 novembre, data in cui è stata fissata la nuova udienza. A far slittare la sentenza, un vizio di forma presente nel ricorso presentato. Nuova fumata bianca dunque che ha lasciato insoddisfatti sia i rappresentanti della committenza sia i rappresentanti del modo dell’autotrasporto che, proprio alla vigilia dell’udienza davanti ai giudici del tribunale amministrativo regionale del Lazio avevano “acceso i riflettori” sul caso costi minimi pubblicando una lettera aperta rivolta alla committenza  sul quotidiano economico Il Sole 24Ore e su Il Giornale.  Continua a leggere



“La sicurezza sulle strade va difesa a ogni costo, nessuno sconto sui costi minimi”

“I costi minimi della sicurezza del trasporto merci, così come sono stati definiti dalla legge, non possono essere messi in discussione. Per questo vanno difesi a ogni costo, anche se altri non dovessero condividere questa scelta”. Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha riassunto quanto emerso nel corso del corso del seminario di studi organizzato dalla  principale federazione di autotrasportatori e ospitato all’Hotel Excelsior San Marco di Bergamo per fare il punto su alcuni dei temi più caldi dell’autotrasporto: dai costi minimi, appunto, al cabotaggio, al distacco dei lavoratori. Continua a leggere



La mafia si infiltra nell’autotrasporto? Fermiamola con la legge sui costi minimi

“La mafia nel trasporto è una realtà che trova oggi una dolorosa conferma nel coinvolgimento di un imprenditore di Reggio Emilia dell’autotrasporto. Purtroppo avevano ragione la presidente della Fita, Cinzia Franchini, e il presidente della Camera di Commercio, Enrico Bini, che da tempo avevano evidenziato il rischio di infiltrazioni mafiose nel settore”. Con queste parole Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, ha commentato la notizia secondo la quale il nome del titolare di una nota impresa di autotrasporti dell’Emilia-Romagna, aderente alla Cna Fita e a un’importante cooperativa, figurerebbe in un’informativa antimafia del ministero dell’Interno. Continua a leggere



Incidenti gravi con camion coinvolti, la legge prevede i controlli ma chi li rispetta?

Una norma di legge impone che in caso di incidenti nei quali risultino coinvolti automezzi pesanti con morti o feriti gravi venga disposta la verifica di tutti i componenti della filiera del trasporto. È una disposizione semplice, che consente di verificare se tutti hanno rispettato le regole sulla sicurezza sociale e della circolazione. La norma è in vigore da più di un anno: Conftrasporto, quando ha avuto dubbi sul rispetto delle norme, ha sempre chiesto l’intervento delle istituzioni, ma i risultati riscontrati sono pochi o addirittura del tutto inesistenti. Anche nel tragico incidente sulla linea ferroviaria Roma-Lecce di pochi giorni fa, dove un camion avrebbe attraversato un passaggio a livello mentre le sbarre erano abbassate, ci sono motivi di accertamenti accurati. Continua a leggere



Otto e mezzo? In materia di trasporto il professor Giavazzi su La7 meritava 4

La trasmissione Otto e Mezzo condotta da Lilly Gruber si occupa dei problemi dell’autotrasporto ma trasporta, nelle case dei telespettatori, un carico di inesattezze. Almeno per quanto riguarda le dichiarazioni rilasciate da un consulente del governo per la Spending Review. Si potrebbe sintetizzare così l’intervento che  il presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, ha scritto dopo aver assistito, venerdì 14 settembre,alla trasmissione condotta dalla giornalista di La7. “Intervenendo alla trasmissione condotta da Lilly Gruber sulla rete La7, il professor Francesco Giavazzi, economista consulente del governo per la Spending Review”, scrive Paolo Uggè, “ha detto testualmente: lo Stato dà molti denari agli autotrasportatori, però li dà in modo incongruente perché da un lato sussidia il prezzo della benzina e dall’altro sussidia quelli che prendono il camion e lo mettono sul treno. Continua a leggere



Senza costi per la sicurezza i trasportatori rischiano la vita e il posto di lavoro

Il prossimo 5 settembre il Tar del Lazio esaminerà una nuova richiesta di sospensiva dell’entrata in vigore dei costi minimi per la sicurezza nell’autotrasporto, ovvero di quei costi che il Parlamento italiano ha definito indispensabili per non far viaggiare sulle strade mezzi pesanti pericolosi. Ma senza costi della sicurezza i lavoratori rischiano la vita e le imprese il fallimento…. Con queste parole si apre la lettera aperta che il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, ha deciso di indirizzare, pubblicandola sull’edizione di venerdì 31 agosto del quotidiano “Il Giornale”, a tutte imprese committenti dell’autotrasporto. Continua a leggere