Parassiti dell’autotrasporto, per voi non dev’esserci nessun bonus Tir-nave

Il trasporto merci su strada e quello su rotaia sono “nemici”? L’autotrasporto è davvero una modalità in competizione con la ferrovia? La risposta è no, perché questo modo di pensare la politica dei trasporti può appartenere solo al passato, mentre oggi la chiave di volta per il Paese si deve chiamare “interconnessione”. Una risposta che è risuonata chiarissima al museo nazionale della Scienza e tecnologia Leonardo da Vinci di Milano durante il convegno intitolato “Treni merci con standard europei per un trasporto intermodale a servizio dell’industria e dei porti” organizzato da Fercargo. Continua a leggere



Uggè: “Con la riorganizzazione dei porti l’Italia fa un importante passo in avanti”

“Un importante passo in avanti per il rilancio della competitività del Paese, attraverso la leva dei trasporti, della logistica e del sistema Mare del Paese, una linea d’intervento più volte auspicata da Confcommercio-Conftrasporto”. È il commento del vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, sull’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto di riorganizzazione dei porti italiani. In particolare Uggè afferma di condividere le “scelte di valorizzazione del fare sistema, di semplificazione degli adempimenti e delle procedure attraverso gli sportelli unici, di velocizzazione dei processi di adeguamento infrastrutturale”. Continua a leggere



Meganavi, ecco perché l’Italia rischia di perdere anche questo… treno

Mega navi e porti italiani inadeguati ad accoglierle: un tema di grande interesse quello affrontato nel convegno di Federagenti che si è recentemente tenuto a Roma e che ha fatto emergere una verità ineluttabile: lo sviluppo del trasporto marittimo, sempre più indirizzato verso il gigantismo navale, è strettamente dipendente dai fattori infrastrutturali. Con un’altra certezza: quando si parla di infrastrutture non è sufficiente pensare ai fondali, ciò che è essenziale è la funzionalità delle reti ferroviarie o stradali sulle quali trasferire i container appena sbarcati. Continua a leggere



Camion vecchi di oltre 30 anni, per loro non c’è più posto sulle strade

Un sistema di trasporti sicuro, ecologicamente compatibile e utile all’economia del Paese. E’ a questo che deve puntare l’Italia e il Governo sembra intenzionato a viaggiare in questa direzione”. Ad affermarlo è  stato il vicepresidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto, Paolo Uggé, che intervenendo al convegno ‘Il confine dei giganti’, evento organizzato da Confcommercio per valutare l’impatto delle nuove mega navi sui porti italiani, ha voluto sottolineare come “il governo abbia mantenuto l’impostazione di un accordo fatto a ottobre al ministero su una serie di esigenze da inserire nella legge di stabilità. Continua a leggere



Autotrasporto, 250 milioni in arrivo: chi inquina meno avrà più soldi

Finanziamenti per 250 milioni di euro, aiuti soprattutto alle aziende che proteggeranno l’ambiente rinnovando la flotta dei propri Tir ed eliminando i mezzi più inquinanti, sviluppo delle autostrade del mare: è quanto contenuto nel maxiemendamento alla legge di stabilità che attende il semaforo verde dal Governo, una decisione attesissima dal mondo dell’autotrasporto come spiega il presidente nazionale di Fai Conftrasporto Paolo Uggè. Clicca qui per vedere il video dell’intervista.

Nuove regole per taxi e Ncc. Ma a patto che al volante ci siano dei professionisti

Si a nuove regole che riguardano il trasporto su Taxi e Ncc “da riscrivere conciliando le mutate esigenze dei cittadini e i principi di liberalizzazione regolata”. No a un rischio che possano “essere ridotte la professionalità e le garanzie di sicurezza per gli utenti”. Così il vice presidente di Confcommercio, Paolo Uggè ha commentato l’audizione di oggi del presidente dell’Autorità per i Trasporti, Andrea Camanzi, in Commissione Industria al Senato sul Disegno di legge sulla concorrenza, sottolineando come occorra ” che vengano inseriti quei principi legislativi guida, demandando a successivi atti amministrativi, da emanarsi entro 90 giorni dal ministero dei Trasporti, le norme applicative”. Continua a leggere



Gas naturale liquido, l’ennesima beffa del Governo agli autotrasportatori

Perché l’Italia non utilizza veicoli alimentati a Gnl, ovvero gas naturale liquido, anche per il trasporto di merci pericolose? La domanda è da tempo senza risposta è questo risulta incomprensibile non solo perché l’Italia non ha voluto sottoscrivere un accordo multilaterale firmato invece in altri Paesi (col risultato, ancora una volta, di penalizzare le imprese nazionali rispetto a quelle estere), ma anche perché l’utilizzo di tale gas è già previsto dal regolamento Adr che entrerà in vigore tra un anno. A conferma che non esistono pericoli. Conferma peraltro ribadita dal fatto che i veicoli esteri alimentati a gas naturale liquido possono regolarmente circolare, mentre senza la sottoscrizione del protocollo da parte del nostro Governo quelli nazionali sono costretti a restare spenti. Continua a leggere



Tassisti, noleggiatori con conducente e Uber: le regole sono uguali per tutti

“I nodi da sciogliere degli autoservizi pubblici non di linea devono essere definitivamente risolti attraverso una riforma organica del settore, che promuova la leale concorrenza tra le imprese, per mantenere la professionalità dei servizi, la tutela degli utenti e della sicurezza. Regole che ad oggi prevedono che solo i professionisti possano effettuare e fatturare servizi di trasporto”. Ad affermarlo è stato il vice presidente di Confcommercio e presidente di Conftrasporto Paolo Uggé alla vigilia dell’audizione in programma mercoledì 2 dicembre davanti alla X Commissione del Senato sul Disegno di legge sulla concorrenza, audizione alla quale oltre ai rappresentanti del settore del noleggio con conducente parteciperanno anche i responsabili di Uber, la multinazionale americana specializzata nelle prenotazioni di auto tramite telefonino.   Continua a leggere



Chi controlla solamente i tir e non la committenza non omette atti d’ufficio?

Il conducente di un Tir viene fermato in Piemonte e durante i controlli gli agenti di polizia scoprono che ha alterato il cronotachigrafo per far risultare che ha rispettato i tempi di guida e riposo previsti dalla legge, facendo scomparire un po’ di tempo trascorso al volante e qualche decina o forse centinaia di chilometri percorsi. Gli investigatori gli contestano non solo il mancato rispetto dei tempi di guida ma addirittura il reato di attentato (parola che di questi tempi fa un particolare effetto) alla sicurezza dei trasporti. Ora quel camionista rischia la revoca della patente prevista. Indiscutibile risultato di un rapporto causa effetto: nessuno intende sminuire le responsabilità di un lavoratore che, autosfruttandosi,  mette a rischio l’incolumità propria e degli altri; quello che però non torna è che, come sempre, a pagare è solo l’ultima ruota del carro. Il camionista. Continua a leggere



Ponte sullo Stretto, chi non ne comprende l’importanza danneggia l’Italia

Per troppi anni si è parlato, spesso a sproposito e cadendo in sterili polemiche, di grandi opere infrastrutturali necessarie a creare sviluppo soprattutto in  determinate zone del Paese. Opere come il Ponte sullo Stretto di Messina, considerato pedina chiave sullo scacchiere del rilancio dal ministro Pietro Lunardi e dal governo Berlusconi. Allora dei 10 corridoi facenti parte delle reti Ten approvate in Europa ben quattro interessavano l’Italia. E fra quelle opere strategiche, frutto di un lavoro di squadra che aveva accomunato conoscenza e volontà politica, c’era anche il Ponte sullo Stretto, parte del Corridoio 1 che avrebbe dovuto congiungere Berlino e Palermo. Continua a leggere



Assassini al volante: cambia qualcosa il fatto che fossero poco o molto ubriachi?

Da tempo si dibatte il tema dell’omicidio stradale e numerosi annunci si sono susseguiti senza però aver il minimo coordinamento, col risultato che Camera e Senato hanno affrontato la materia separatamente, producendo due disegni di legge sullo stesso tema. Una situazione che potrebbe indurre a pensare che l’intensa attività sia stata finalizzata alla ricerca di facili consensi. In altri Paesi da tempo la questione dell’uso di droga o dell’abuso di alcool da parte di chi guida è stata risolta con una regola semplice: “chi guida non beve o non si fa’”. Semplice, ma sembra che da noi la semplicità sia inimmaginabile. Al suo posto meglio un bel “pasticcio all’italiana”, ricetta con una lunga tradizione quando si tratta di “cucinare” norme.  Continua a leggere



Trent’anni d’autotrasporto raccontati da chi ha “guidato” più di 2.000 imprese

PetrogalliInterrompere una qualsiasi esperienza professionale implica tracciare un bilancio di quanto si è fatto. Interrompere un’esperienza che non ha voluto dire semplicemente svolgere un’attività o guidare un’impresa, ma stare al volante (oltre che della propria impresa) anche di una federazione capace di associare migliaia d’imprese, assumendosi la responsabilità di indicare a migliaia di persone la miglior  strada da seguire, vuol dire molto di più. Farlo dopo essere stati la guida, il punto di riferimento, per 30 anni significa moltissimo di più: vuol dire ripercorrere tutta una vita, professionale ma anche umana; vuol dire rivivere, come in centinaia, addirittura migliaia di flash back, un fiume di momenti, di incontri, di progetti e di battaglie. Significa rivivere soddisfazioni, delusioni, speranze. Continua a leggere



Morti e feriti sulle strade tornano a salire. La colpa è di chi “taglia” la sicurezza

“Regole chiare e controlli puntuali su strade e autostrade perché siano rispettare. Solo così si può garantire più sicurezza per milioni di persone che ogni giorno si spostano attraverso l’Italia su due, quattro o più ruote”. Ad affermarlo, quattro anni fa, era stato Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, schierandosi  in difesa della legge sui costi minimi per la sicurezza del trasporto merci, legge che, aveva sottolineato Uggé,  aveva contribuito “a far scendere il numero di morti e feriti nel 2011, rispetto all’anno precedente con un calo dei feriti dei conducenti di mezzi pesanti  diminuito addirittura di oltre l’11 per cento”. Regole e controlli sono le parole chiave anche del messaggio che Paolo Uggè ha deciso di ribadire oggi, all’indomani della diffusione di nuovi dati relativi agli incidenti e alla sicurezza stradale.  Continua a leggere



Ponte sullo Stretto, un’occasione persa? Uggè: “Temo non ci siano le condizioni”

“Siamo certamente favorevoli” al Ponte sullo Stretto ma “temo che non ci siano le condizioni”. Lo ha detto il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, al primo Forum Internazionale a Cernobbio. “Era inserito nel Corridoio 1 Palermo-Berlino ed era finanziato sostanzialmente dall’Unione Europea”, ha aggiunge Uggè. Continua a leggere



Germania e Francia “rallentano” l’Italia: il Governo spinga l’Europa a intervenire

In questi ultimi mesi sono maturate in Europa alcune decisioni che penalizzano le imprese italiane di autotrasporto e con esse la competitività del Paese. La Germania ha introdotto una norma che obbliga le imprese estere a dimostrare, per mezzo di una complicata procedura, che il conducente dell’automezzo che percorre le sue strade percepisce un livello di retribuzione omogeneo al salario minimo corrisposto ai lavoratori tedeschi. In Francia per le imprese europee che effettuano attività di cabotaggio (la possibilità che nell’ambito di un trasporto internazionale si effettuino trasporti all’interno della nazione che si attraversa) è fatto obbligo di aprire una sede o avere un referente dell’azienda che risieda in quel Paese. Continua a leggere