Il nuovo Codice della strada è un “cantiere sempre aperto” secondo il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci, uno dei padri del documento. Ed è lo stesso Valducci ad annunciare che tra poco il Codice di Procedura Penale sarà arricchito da un nuovo reato: l’omicidio stradale. Valducci ha anche sottolineato che si sta lavorando all’ipotesi di una legge-delega per “spacchettare” il Codice in due parti. Continua a leggere
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La strage di Lamezia, è giusto
che l’omicidio sia solo colposo?
Gli avevano ritirato la patente sette mesi fa per un sorpasso in curva che, solamente per un colpo di fortuna, non aveva provocato gli stessi drammatici danni che ha invece fatto ieri. Sette ciclisti uccisi a Lamezia Terme da una Mercedes lanciata a folle velocità da Chafik El Ketani, un marocchino di 21 anni, risultato alla guida sotto l’effetto di cannabis, a cui era appena stata ridata la patente. Una strage che ha sconvolto tutta Italia e che ha provocato numerose reazioni. “Dopo questa mattanza e con queste modalità assurde, dobbiamo avere il coraggio di rivedere e riscrivere il reato di omicidio colposo determinato da veicoli”, ha detto il senatore della Lega Nord, Sandro Mazzatorta. “Le procure di solito applicano il dolo eventuale, dunque non intenzionale, ma purtroppo la giurisprudenza è molto rigorosa e viene derubricato da omicidio doloso a omicidio colposo”. Continua a leggere
Uccise un pedone sulle strisce, confermata la condanna a 18 anni
La corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna a 18 anni per omicidio volontario a un nomade italiano che il 16 settembre 2007 in via Padova investì e uccise un pensionato sulle strisce pedonali. Giovanni Conti Papuzza stava attraversando in via Padova quando è stato travolta da una Mercedes classe A. Dopo due settimana la polizia locale di Milano aveva fermato Angelica Mirella De Bon, 24enne monzese proprietaria dell’auto. La donna è stata poi scarcerata perché considerata innocente. Qualche ora dopo il suo rilascio in carcere è però finito il suo fidanzato, Alessandro Braidic, un nomade romeno di 25 anni, residente al campo di via Idro a Milano. L’uomo non solo non aveva mai preso la patente, ma aveva alle spalle diversi precedenti penali. Continua a leggere
Chi uccide guidando ubriaco
è solo un omicida. Volontario
D’incidenti stradali si muore. Sempre più spesso ammazzati. E sempre più spesso da delinquenti che si mettono al volante ubriachi o sotto l’effetto di droga. Persone che, prima di bere o drogarsi, a mente lucida, sono perfettamente consapevoli di ciò che potrà accadere quando, fatti di cocaina, eroina, ectasy e alcol, si metteranno al volante. Ma nonostante questo lo fanno lo stesso. E nonostante questo continuano a essere trattati dalla (mala) giustizia italiana non come assassini volontari, quali in realtà sono, ma come colpevoli di omicidio colposo. Come una qualsiasi brava e onesta persona che si metta al volante sobria, senza aver mai provato in vita sua neppure uno spinello, con le cinture di sicurezza allacciate, rispettando i limiti di velocità, e per una sciagurata casualità resti coinvolta in un incidente. Persone oneste e delinquenti messi dunque sullo stesso piano, trattati allo stesso modo. E intanto i numeri degli incidenti causati dai killer del volante, continuano a salire.