Consumatori: «Rc auto aumentate
del 155 per cento in 15 anni»

«L’Italia, vero e proprio paradiso per cartelli, monopoli e oligopoli che hanno rafforzato il loro dominio negli ultimi 15 mesi favoriti da un governo Giano bifronte»: questa la denuncia di due associazioni dei consumatori, l’Adusbef e Federconsumatori, secondo le quali le maggiori stangate delle “finte liberalizzazioni” sono state registrate nel settore Rc Auto.
«In regime di prezzi amministrati ante 1994, gli assicurati obbligati a contrarre una polizza 15 anni fa pagavano una media di 361 euro (700mila lire)», spiegano in un comunicato, «costi che lievitavano a 868 euro nel 2006, con un rincaro del 140,5 per cento, per passare a 903 euro nel 2007 (+35 euro) e a 948 euro nel 2008 (+45 euro), a 995 nel 2009 (+ 47 euro), diversamente da altri Paesi UE, come Francia, Spagna, Germania, dove gli aumenti registrati negli stessi anni non hanno mai superato la soglia dell’86 per cento. I costi medi delle tariffe obbligatorie Rc auto in questi 15 anni (2004-2009) sono più che raddoppiati, passando da 391 euro del 2004 a 995 euro nel 2009, con una incidenza di valore di + ben 604 euro e una percentuale del + 155,1 per cento». Continua a leggere

Caro benzina, in Svizzera
il pieno costa 15 euro in meno

Le buone notizie sul fronte benzina arrivano dall’autostrada. Oggi all’area di servizio Casilina Ovest sulla A1, un litro di verde costa 1,255 euro al litro: un bel risparmio se confrontato all’1,350 euro di alcune pompe del Paese. Il caro-benzina continua comunque a tenere banco mentre i prezzi del petrolio al barile sono scesi sotto i 70 dollari (69,80 ieri, come si evince dal sito www.oil-price.net). E le associazioni dei consumatori parlano di un “inaccettabile meccanismo speculativo”, come lo hanno definito i responsabili di Federconsumatori e Adusbef parlando degli aumenti annunciati dall’Agip. Continua a leggere