Le aree di servizio italiane meritano la sufficienza? Voi che voto dareste?

Che voto meritano le aree di servizio autostradali italiane, spesso tappa obbligata per milioni di automobilisti, soprattutto quando si viaggia con tutta la famiglia? Secondo un’indagine EuroTest condotta da 17 Automobile club internazionali, tra cui Aci, in 65 aree di servizio autostradali di 13 Paesi europei, meritano una promozione risicata, con la sola sufficienza, ottenendo solo in due casi voti migliori, soprattutto in “materie” importantissime come  la pulizia e la cura dei  servizi igienici, l’ampia gamma di prodotti offerti nei negozi, la cordialità e la disponibilità del personale. Praticamente come se parlassimo di italiano, latino e greco in un liceo classico, di matematica e fisica in uno scientifico…  Siete d’accordo con queste valutazioni? Date i vostri voti e raccontate la vostra esperienza diretta lasciando un commento alla fine di questo articolo… Continua a leggere



Bagni sporchi e market cari, troppe carenze nelle stazioni di servizio

Bagni sporchi, barriere architettoniche, market poco conveniente e privo di prodotti essenziali come il kit di pronto soccorso: sono queste le ragioni che hanno fatto bocciare la “Piani d’Invrea Sud”, sulla A10 Savona-Genova, tra Varazze e Arenzano. La stazione di servizio è l’unica tra le nove testate nel nostro Paese a non aver superato l’indagine EuroTest condotta dall’Aci, con la collaborazione di altri 17 Automobile Club internazionali, in 11 Paesi europei. Un’analisi che ha permesso di monitorare lo stato di 77 stazioni autostradali in tutta Europa. Il quadro emerso non è idilliaco: nessuna ha ottenuto il massimo dei voti e sei (tra cui quella sull’A10) non hanno superato l’esame. L’analisi ha riguardato gli impianti di rifornimento, i servizi igienici e i punti vendita collegati alle compagnie petrolifere: eventuali aree commerciali di altri marchi non sono state oggetto di test. Continua a leggere



L’Aci sui cantieri, la sicurezza
per la circolazione è migliorata

Molti automobilisti e camionisti quando li incontrano per strada si innervosiscono. Per i disagi che provocano e, almeno fino a qualche tempo fa, per la pericolosità. Ma ora le cose sono cambiate. I cantieri stradali non presentano più le criticità del passato per la circolazione e le ripercussioni sul traffico sono piuttosto limitate. È quanto emerge dalla prima indagine sui cantieri stradali urbani realizzata dall’Aci e da altri 16 Automobile Club europei nell’ambito del programma EuroTest della Federazione Internazionale dell’Automobile. Continua a leggere