Le aree di servizio italiane meritano la sufficienza? Voi che voto dareste?

Che voto meritano le aree di servizio autostradali italiane, spesso tappa obbligata per milioni di automobilisti, soprattutto quando si viaggia con tutta la famiglia? Secondo un’indagine EuroTest condotta da 17 Automobile club internazionali, tra cui Aci, in 65 aree di servizio autostradali di 13 Paesi europei, meritano una promozione risicata, con la sola sufficienza, ottenendo solo in due casi voti migliori, soprattutto in “materie” importantissime come  la pulizia e la cura dei  servizi igienici, l’ampia gamma di prodotti offerti nei negozi, la cordialità e la disponibilità del personale. Praticamente come se parlassimo di italiano, latino e greco in un liceo classico, di matematica e fisica in uno scientifico…  Siete d’accordo con queste valutazioni? Date i vostri voti e raccontate la vostra esperienza diretta lasciando un commento alla fine di questo articolo…Tra le sette aree di sosta italiane ispezionate e valutate, tenendo conto delle necessità di una famiglia composta da due adulti e due bambini (di cui un neonato, due sono state giudicate buone, Tortoreto e Fine Est, “per la pulizia dei servizi igienici, la presenza di un attraversamento pedonale dal parcheggio all’edificio, l’ampia scelta di prodotti nel negozio, la bontà e la presentazione degli alimenti oltre ai bassi prezzi del menù”; cinque quelle sufficienti: Secchia Est, Aglio Est, Giovi Ovest, Chianti Ovest e Trigno Ovest (barriere di accesso ai ristoranti, mancanza di marciapiedi e percorsi pedonali, assenza di aree giochi per bambini, ma anche presenza del forno a microonde per scaldare la pappa dei bambini). Alla fine dell’esame i risultati EuroTest hanno collocato l’Italia (insieme a Francia e Lussemburgo) in una situazione di mediocrità, con gli ispettori che hanno registrato come nel nostro Paese spesso “non siano disponibili spazi riservati al gioco dei bambini, neanche nelle aree di servizio più moderne”. La migliore area di servizio analizzata si trova invece in Austria: ‘Velden Ost and Pörtschach’ sull’Autostrada A2 Villach – Vienna: dispone di due aree gioco per bambini, con quella esterna collocata in un posto sicuro distante dal traffico, sedie per massaggi, tavolo da biliardo, angolo con camino e posti a sedere. La stanza per cambiare i bambini è dotata di asciugamani di carta, riscaldamento elettrico e disinfettante. All’ultimo posto della graduatoria europea si è classificata l’area di servizio ‘Ruma’ in Serbia (sull’autostrada A1 Belgrado-Zagabria), bocciata soprattutto per le scarse dotazioni di protezione del traffico, le carenze negli spazi di parcheggio e la bassa qualità dei servizi alle famiglie.

 

6 risposte a “Le aree di servizio italiane meritano la sufficienza? Voi che voto dareste?

  1. Buongiorno, ma che commento serve fare, è sufficente passare a certe ore ed è tutto chiaro. Se percaso riesci a parcheggiare devi fare attenzione che qualcuno non ti urti, se tutto va bene spera che non ti rubano qualcosa, alla fine spera che ci sia un fiume vicino per lavarti. Forse è meglio fare la domanda di riserva..

  2. Che dire, il problema nasce dai pedaggi pesantissimi, secondo me chi apre in autostrada non può pensare di ingozzarsi con tariffe di bar vitto ecc. spaventosi, ma tassativamente deve avere un’area obbligatoria recintata dove i trasportatori possano sostare a costo zero con docce e posti letto dove riposare. Invece si preoccupano solo di spennarci vivi, prima appunto con i salatissimi pedaggi (lasciati in mano alla Benetton) poi i vari autogrill con prezzi a dir poco spaventosi. Penso che avere almeno un ricovero sicuro e con posti letto a misura umana sia il minimo che si possa chiedere. Finisco: chi non potrà avere questi requisiti non dovrebbe avere licenza di servizi in autostrada. Saluti Danilo Santini

  3. Quello che vorrei sapere dall’Autorità sulla libera concorrenza, che tanto si dà da fare per cancellare i costi minimi per la sicurezza nei trasporti (perché ostacolerebbe la libera concorrenza), è: esiste libera concorrenza in Italia per chi volesse aprire delle aree di servizio lungo le autostrade? Chiunque, possedendo ovviamente i requisiti necessari, può liberamente sperare di poter avviare una simile attività?

  4. (ASCA) – Roma, 27 giu – ”Le tariffe italiane sono mediamente piu’ basse di quelle applicate ad esempio in Spagna, Francia e Portogallo”. Lo ha detto il presidente dell’Aiscat, Fabrizio Palenzona, parlando dei pedaggi sulle autostrade italiane. C’è qualcosa che non quadra?

  5. Io all’Antitrust porrei una domanda più diretta: quello dell’Autogrill, in autostrada non è un monopolio? L’Autorità garante ha mai verificato se la libera concorrenza nella gestione delle auto in sosta in autostrada è stata rispettata? Così, solo per curiosità….

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